La manovrina stacca il telefono al Campidoglio

Sette milioni e mezzo di euro in meno in altri tempi sarebbero stati una piccola virgola nel complesso bilancio di Roma Capitale. In tempi di crisi e soprattutto la prospettiva di effetti "devastanti" della manovra economica approvata il 15 settembre dal Parlamento, rappresentano al contrario un piccolo choc finanziario. Per questo la cosiddetta «manovrina di equilibrio di Bilancio» che è approdata all'improvviso in Aula Giulio Cesare ha causato un vero e proprio terremoto. La varizione al Bilancio, che i consiglieri capitolini dovranno approvare entro venerdì «è il primo, piccolo effetto dei tagli operati dal governo - spiega il presidente della Commissione Bilancio, Federico Guidi - a fronte di 7,5 milioni di trasferimenti mancati occorre ridistribuire le risorse che erano state impegnate nel bilancio di luglio». Il valore della "manovrina" è di 30 milioni di euro che vanno sotto la voce "spese". Le casse capitoline possono tuttavia contare su circa 13 milioni in più di entrate dovute soprattutto alla lotta all'evasione. Si spende meno dunque per un totale di 20 milioni. Tra le voci più curiose quelle delle utenze telefoniche e telematiche del Campidoglio che segnano un vistoso meno 621 mila 792 euro. Addio dunque a telefonate o collegamenti internet fiume, così come si dovrà stringe la cinghia sulla pulizia dei locali (-2,5 milioni), prestazioni professionali (circa 2 milioni in meno), servizi per il condono (-300 mila euro), per lo sgombero e la demolizione di manufatti abusivi (-380mila euro). Ma basterà? «Al momento sì - rassicura Guidi - l'assestamento di Bilancio che faremo a novembre non risentirà ancora della manovra. I problemi veri ci saranno per il 2012, è questo infatti l'anno in cui temiamo effetti devastanti se i tagli agli Enti Locali non verranno modificati». A quel punto il Campidoglio dovrà prendere provvedimenti come ad esempio l'aumento del biglietto del trasporto pubblico a 1,50 euro che è stato già deliberato. Per quanto riguarda invece la tariffa rifiuti, non solo l'aumento è automatico ma allo studio del Campidoglio c'è una ridefinizione delle tariffe. «Recependo l'indirizzo suggerito dal sindaco - annuncia ancora Guidi - la commissione Bilancio chiederà ad Ama di incentivare la lotta all'evasione al fine di reperire in tale contesto le risorse adeguate per evitare un aumento della Tia (ex Tari ndr)». Tra le proposte quella di diminuire la tariffa rifiuti per i garagisti e rivedere anche quella degli esercenti. «Al momento il calcolo della tariffa per il commerciale avviene sui metri quadrati - conclude il consigliere del Pdl - un parametro che ad esempio nel caso dei garage, attività che di fatto non produce rifiuti, è fortemente iniquo». Anche in caso di crisi il bicchiere è non è mai mezzo vuoto.