Trovata bruciata la moto del killer di Edoardo Sforna

Lo avevano bruciato. E così i due caschi. Ora bisognerà risalire al proprietario attraverso i numeri di telaio. Ma, molto probabilmente, è proprio lo scooter «Honda Sh» scuro usato dai killer di Edoardo Sforna, il diciottenne freddato con un colpo di calibro 7,65 al petto martedì sera davanti alla pizzeria di Morena dove lavorava. La moto carbonizzata è stata trovata a 4-5 chilometri dal luogo del delitto e non è escluso che fosse stato rubata proprio per portarlo a termine. Uno scenario che farebbe ipotizzare il coinvolgimento di criminali «organizzati» e non di un sicario «debuttante». Mnetre i Ris esaminano il dueruote, i carabinieri di Frascati continuano a a indagare per scoprire un possibile movente dell'omicidio. Nel mirino ci sono soprattutto le ultime 48 di vita della vittima. Una delle piste è che «Dodo», da un mese impiegato come fattorino alla pizzeria Jolly, potrebbe aver avuto un diverbio per viabilità durante il trasporto delle pizze o quando ne ha consegnata una a domicilio. Certo, sarebbe un motivo estremamente futile per uccidere. Ma non si può escludere niente in questa fase incerta delle indagini. L'autopsia ha stabilito che è stato un solo proiettile a togliere la vita a Edoardo, quindi chi ha sparato voleva ucciderlo, non ferirlo o «gambizzarlo». Intanto anche su Facebook gli amici della vittima cercano di tracciare un quadro dei possibili moventi. «Abito a 4 km da li, conosco perfettamente quella zona e chi ci sta...il ragazzo che gli ha sparato, prima di farlo lo ha chiamato per nome...non era un sbajo, volevano lui...da quello che so, questo ragazzo neanche fumava...però dicono che voleva partecipare a qualche giro e forse questo a qualcuno non è andato giù... ma di chiacchiere ne fanno parekkie...», scrive Andrea. «Io pure conosco quel posto, e la gente che sta li non è per niente bella gente - replica "sottomarino giallo" - Si sono sbagliati quei stronzi, non è possibile volessero uccidere lui».