QUOTE ROSA

.E stavolta non è il titolo del film con Jack Nicholson e Diane Keaton ma la situazione politica (e non giuridica) della giunta Alemanno appesa ancora per una settimana alla sentenza del Tar sul rispetto o meno delle quote rosa. E se le voci su Rosella Sensi come papabile nuovo vice sindaco non vengono smentite ma anzi, in alcuni ambienti persino rafforzate, dall'altra si sono messi in moto i partiti. Diverse le perplessità su un'operazione che sembra più d'immagine e che rischia di far saltare un delicato equilibrio politico finalmente raggiunto anche in Consiglio comunale. Così come sull'eventuale delega allo Sport alla Sensi. Ecco allora che i consiglieri Pdl di Laboratorio Roma, Fernando Aiuti, Roberto Angelini, Pierluigi Fioretti, Giovanni Quarzo, Alessandro Vannini, Ludovico Todini e Antonino Torre affidano a un'interessante nota stampa un messaggio politico sostanziale: «Certi dell'ottimo lavoro messo in campo dall'attuale giunta, intendiamo difendere le prerogative del primo cittadino che riteniamo assunte nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti. Ribadiamo che la Giunta è, come deve essere, libera espressione della maggioranza che siede in Assemblea Capitolina, legittimata attraverso libere e democratiche elezioni alle quali ci si è presentati con il ticket sindaco-vicesindaco. Una Giunta che, tra l'altro, si avvale dell'esperienza professionale, politica e amministrativa di Alfredo Antoniozzi e di Marco Corsini, avvocato dello Stato. Fiduciosi nella comprensione del rispetto del dettato statutario - aggiungono - crediamo che l'Amministrazione Capitolina, con il 48% degli attuali incarichi dirigenziali conferiti nel rispetto delle differenze di genere, possa essere d'esempio per molte Amministrazioni pubbliche italiane». Chiaro insomma che un mini rimpasto in rosa potrebbe creare problemi non secondari anche in Aula Giulio Cesare. E, negli ultimi 18 mesi di mandato, non sarebbe una mossa strategicamente vincente.