Giorno del giudizio per la Polverini e Zingaretti

Cala l'affluenza alle urne nei 111 comuni del Lazio. Un dato tuttavia sul quale sospendere il giudizio almeno fino alle 15 di oggi, quando si chiuderanno definitivamente i seggi. Nella Provincia di Roma sono 44 i comuni chiamati al rinnovo di sindaco e consiglio. L'affluenza degli elettori che si sono recati alle urne non sembra, almeno fino alle 22 di ieri, poter influenzare il risultato elettorale. Un esito sul quale sono puntati tutti gli occhi dei partiti. Nonostante le amministrative facciano storia a sé, rispettando criteri di giudizio politico locale, è persino banale sottolineare l'inevitabile ripercussione sugli equilibri della Regione, delle Province e dei Comuni. Roma in testa. Nonostante la Capitale non sia toccata dal voto elettorale, l'esito di queste amministrative apre sicuramente la strada alle alleanze per il 2013. Non a caso lo stesso Alemanno si è speso per più di un candidato. Ma se il Campidoglio può attendere (non per molto) le prime conseguenze si avranno alla Pisana e a Palazzo Valentini. Questo è infatti il primo concreto test per le due amministrazioni di centrodestra con la Polverini alla guida della Regione e di centrosinistra con Zingaretti alla guida della Provincia di Roma, dove si vota in poco meno della metà dei Comuni del Lazio. L'esito dunque sarà decisivo. Per la Polverini, che si misura anche con la lista civica Città Nuove, un risultato positivo si tradurrebbe in un incremento dell'autorità della governatrice, che punta a tenere immagine e contenuti del suo mandato ben distanti dall'etichetta dei partiti. In caso contrario, invece, il Pdl, così come l'Udc e La Destra che compongono la maggioranza nel Lazio, avrebbero più carte da far contare nella gestione amministrativa regionale. Per Zingaretti, al contrario, il risultato nei 44 comuni della «sua» provincia significa lanciarsi o meno definitivamente nella sfida per la candidatura a sindaco della Capitale e dunque aprire il tavolo delle trattative per le future, strategiche alleanze. Poi c'è il Terzo Polo che si è affacciato timidamente nelle amministrative laziali, scegliendo di comune in comune di candidarsi in proprio o appoggiare candidati diversi tra Udc, Fli e Api. L'attesa comunque sta per concludersi. Da stasera si apriranno le trattative per la composizione delle giunte e, soprattutto, per le alleanze su Roma.