Attori e principesse truffati per vent'anni

Per anni hanno raccolto un fiume di denaro, con la promessa che, una volta investito, avrebbe garantito un rendimento molto elevato, dal 5 al 10 per cento. A «devolvere» denaro, professionisti della «Roma bene»: principesse, attori, avvocati e soubrette. Un metodo truffaldino che alla fine ha portato all'arresto di cinque persone, accusate, a seconda delle posizioni processuali, di associazione per delinquere di carattere transnazionale, abusivismo finanziario, truffa, appropriazione indebita e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza di Consob e Banca d'Italia. Secondo la procura, infatti, gli indagati avrebbero accumulato in circa vent'anni, dal '99, quasi 170 milioni di euro. Si tratta di denaro riconducibile a 700 investitori. I loro risparmi sarebbero stati «spostati» all'estero utilizzando una complessa rete di società: molte riconducibili a Paesi off-shore, tra i quali le Bahamas, il Regno Unito e l'Irlanda. L'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Simonetta D'Alessandro su richiesta del sostituto procuratore Luca Tescaroli, sarebbe soltanto il primo passo di un'indagine cominciata nel 2009 e portata avanti dai finanzieri del Nucleo di polizia valutaria. Da quando è stata aperta l'inchiesta, sono una trentina le denunce presentate dai clienti truffati e che avevano affidato il denaro alla succursale italiana della Egp, guidata da Gianfranco Lande e Raffaella Raspi, raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere con Giampiero Castellacci de Villanova, Roberto Torreggiani e Andrea Raspi, fratello di Raffaella. Tra i clienti che hanno affidato i soldi alla Egp, personaggi dell'aristocrazia romana e del mondo dello spettacolo oppure professionisti romani. L'elenco comprende, tra gli altri, la principessa Claudia Ruspoli, i nobili Gloria Halen Von Heuduck, Maria Carla Clavet di Briga, l'attrice Sabina Guzzanti, la soubrette Samantha De Grenet, l'avvocato Titta Madia, il cantante e attore Massimo Ranieri, l'ex calciatore Stefano Desideri e la famiglia Piperno (ramo costruzioni). Guzzanti, a fronte di 408 mila euro consegnati agli operatori, ne ha recuperati 380 mila, con una perdita di 28 mila euro. Non tutti i truffati, tra i quali Ranieri, si sono però presentati in procura per denunciare, anche se avevano perso ingenti somme di denaro. La Egp, secondo quanto verificato dalle Fiamme Gialle, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa dal ministero dell'Economia e delle Finanze per gravi irregolarità e radiata dall'albo francese degli intermediari finanziari nel dicembre scorso. Non tutti i clienti, comunque, sono stati truffati: a molti sono state restituite le somme investite, ad altri no, altri ancora hanno ricevuto somme inferiori a quelle consegnate. Gli arresti degli operatori finanziari Gianfranco Lande e Raffaella Raspi, «sono immotivati e fuori luogo». Lo ha dichiarato l'avvocato Salvatore Sciullo. E ancora: «L'aspetto positivo - ha sottolineato il penalista Sciullo - è che ora i miei assistiti potranno chiarire la vicenda e spiegarne i complessi meccanismi anche se va detto che da mesi ci eravamo messi a disposizione della procura per essere sentiti».