Prostituta salvata dal principe azzurro

Non esistono solo nei film le storie a lieto fine. L'ha vissuta anche a Roma nel giorno di San Valentino un ragazza romena di 21 anni tirata fuori dall'inferno della prostituzione da un principe azzurro" che ha trent'anni, fa il manovale ed è romeno come lei. I due aguzzini, lei e lui, invece sono stati fermati dalla polizia. La storia di Mariana comincia quattro mesi fa. È giovane e già mamma di un figlio al quale sa di poter offrire troppo poco. Tenta il viaggio della fortuna in Italia. Il lavoro lo trova al suo arrivo: raccoglie mandarini in Calabria. I soldi che guadagna li manda a casa. Due settimane fa decide di rientrare in Romania. Paga il treno per Roma ma quando arriva alla stazione Tiburtina per prendere il pullman che la riporterà a casa si accorge che il denaro che ha non basta per il biglietto. Si fa avanti un'altra romena, C.A.S. di 34 anni. Le dice: «Vieni con me, ti aiuterò». La porta in un casolare abbandonato a Spinaceto dove trova un altro romeno, T.S. di 37 anni. I due spiegano che se le servono soldi un modo facile c'è: si prostituisce quanto basta e con chi vuole lei. La voglia di casa è tanta. Solo che presto il rimedio si trasforma in male. L'aguzzino le toglie i documenti e la costringe a prostituirsi: ogni sera la porta in via delle Tre Fontane, all'Eur, dove va a riprenderla dopo aver incassato trecento euro, la maggior parte dei quali li terrà lui. Mariana non sa come uscirne. Il "principe azzurro" lo incontra tra i suoi clienti. Al manovale residente a nord di Roma Mariana racconta la sua storia. I due cominciano a frequentarsi insospettendo lo sfruttatore che le mette fuori uso il telefonino. La speranza sembra finita. Ma così non è: Mariana incontra di nuovo il suo manovale. Anche l'altra sera, a San Valentino, fermati per controlli da una volante del Commissariato Esposizione di Giuseppe Piervirgili che scoprono gli affari sporchi dei due romeni. La coppoia di sfruttatori è stata fermata, Mariana e il suo manovale sono andati a vivere insieme.