L'Antitrust boccia gli aumenti taxi

L'Antitrust boccia gli aumenti delle tariffe taxi appena votati dalla giunta comunale. Nello specifico l'autorità garante per la concorrenza e il mercato censura il meccansimo che aggancia gli incrementi delle tariffe all'aumento delle licenze. L'Authority sottolinea infatti che «il criterio in base al quale l'apposita Commissione tecnica, chiamata a giudicare la congruità delle tariffe, ha tenuto conto del rapporto domanda-offerta in caso di ampliamento dell'organico con rilascio di nuove licenze, sembrerebbe essere stato interpretato in senso restrittivo per la concorrenza: il meccanismo avrebbe infatti giustificato aumenti tariffari sulla base della crescita del numero delle licenze verificatosi di recente». Per l'Antitrust «il criterio stabilito dalla Giunta capitolina avrebbe dovuto invece essere interpretato, al contrario, nel senso di suggerire riduzioni delle tariffe massime a seguito di aumenti dell'offerta, secondo una normale logica di mercato. Il sistema adottato favorisce il mantenimento delle rendite di posizione, in contrasto con i principi più volte richiamati finalizzati a una migliore organizzazione del servizio e a dinamiche virtuose in termini di prezzo nell'interesse dei consumatori». Secondo l'Antitrust «vengono così vanificati altri aspetti positivi della riforma tariffaria stabilita dal Comune, a partire dall'espressa definizione delle tariffe come "tariffe massime", che lascia liberi i conducenti di applicare tariffe inferiori, senza dovere richiedere l'autorizzazione al Comune». L'Autorità definisce infine «positiva anche la maggiore trasparenza tariffaria, con l'introduzione dell'obbligo a carico del conducente di emettere ricevute automatiche complete di numero di licenza, giorno e ora del viaggio, durata in chilometri e minuti, tariffe effettivamente applicate e specifici riferimenti per eventuali reclami». La segnalazione inviata dall'Authority al Campidoglio fa esultare Codacons e Aduc: «L'Autorità ha accolto in pieno il nostro esposto depositato mercoledì. Si attende ora anche la decisione del Tar del Lazio sul ricorso presentato dai consumatori». Il Condacons annuncia di aver inviato un esposto alla Procura e il ricorso alla class action: «In base alle violazione rilevate dall'Antitrust i consumatori che prendono il taxi potranno chiedere il rimborso delle maggiori somme pagate». «L'Antitrust non ha bocciato l'adeguamento delle tariffe taxi ma ha fatto delle osservazioni. Adesso l'assessore ai Trasporti sta preparando le controdeduzioni e non crediamo ci siano gli estremi per cambiare la delibera. Adesso vediamo, è presto per rispondere», replica Alemanno.