Le indagini dell?Antiterrorismo

Avrebberoinfatti le stesse caretteristiche di quello che ha ferito il maresciallo Stefano Sindona, il carabiniere del comando della stazione viale Libia che fu ferito da un pacco bomba il 4 novembre del 2003. È questa la convinzione degli investigatori che indagano sulle bombe spedite nelle sedi delle ambasciate nella Capitale. «I due dipendenti delle ambasciate cilena e svizzera, che» lo scorso 23 dicembre hanno riportato gravi lesioni per l'esplosione di due ordigni non sono al momento in pericolo di vita». È quanto si legge nel bollettino medico del Policlinico Umberto I. «Le conseguenze dell'esplosione dei due "pacchi bomba" sono state più gravi per il signor Cesar Mella, dell'ambasciata cilena, rispetto a quelle subite dal signor Andreas Clemens dell'ambasciata svizzera. Il signor Cesar Mella ha subito una gravissima lesione da scoppio a carico della mano sinistra con fratture multiple e vasta lesione dei tessuti molli. Amputazione traumatica del V dito alla base e del IV dito a livello della falange prossimale. Avulsione del I dito (pollice): un peduncolo vascolare del I dito era integro e si è proceduto a riposizionamento del I dito in sede propria con modesta ripresa del colorito. Le varie fratture sono state stabilizzate e le ferite suturate».