Inferno in Provincia

AntonioSbraga Il venerdì nero dei trasporti s'è allungato fino all'alba di ieri per tanti automobilisti e pendolari del quadrante est. Rincasati solo alle prime ore del mattino dopo un'odissea di quattordici ore per gli incolonnamenti sull'A24 e sulla Tiburtina-Valeria a causa della neve. C'è chi ha desistito, cercando ospitalità per la notte da parenti o amici romani (ma anche in hotel) e chi ha prima dovuto attendere a terra (oltre 400 pendolari, dopo ore sulle banchine del capolinea romano del Cotral a Ponte Mammolo, assistiti dalla Protezione civile) e poi a bordo: fino a sei ore per raggiungere Subiaco. Ma anche nell'altro senso di marcia i tempi si sono dilatati a dismisura: fino a nove ore per raggiungere Roma. «Ho preso l'autobus a Subiaco alle 19- racconta un impiegato delle Acli- e, per fare i 20 chilometri prima dell'autostrada, abbiamo atteso 6 ore sulla Tiburtina, bloccata all'altezza di Cineto». Fino all'innesto del casello di Mandela, chiuso per ore, l'ex statale è rimasta semi-paralizzata fino al notte fonda: «Non è stata pulita come si doveva», denuncia Vittorio Meddi, il sindaco di Anticoli Corrado. «Io stesso, bloccato per quattordici ore, ho potuto riscontrare che solo grazie all'opera dei volontari della Protezione civile dei Comuni e della Comunità Montana dell'Aniene si sono evitate tragiche conseguenze», aggiunge il consigliere regionale Luciano Romanzi (Psi). «La Tiburtina-Valeria ha scontato anche il peso del transito deviato dall'A24, la cui chiusura ha tra l'altro impedito ai nostri mezzi di operare con più tempestività - spiega l'assessore provinciale alla Viabilità, Marco Vincenzi - ma cento tonnellate di sale sono stati distribuiti sui tratti di strade provinciali innevati, con circa 340 operatori della viabilità impegnati e 140 mezzi meccanici in attività tra spazzaneve e spargisale». Tutti impegnati fino all'alba: una comitiva di 40 anziani è rimasta bloccata con l'autobus a Ciciliano fino alle due di notte, con i meno resistenti trasportati dalla Protezione civile a Tivoli. Una meta che è risultata impossibile da raggiungere, invece, all'ambulanza-navetta dell'ospedale di Subiaco: una 50enne soccorsa in codice giallo necessitava di un trasferimento al nosocomio tiburtino a cui i sanitari hanno però dovuto rinunciare.