Lanciate i soldi lontano

Prof.Umberto Broccoli, a chi appartiene la Fontana di Trevi? «Appartiene al Comune di Roma, ed è nella gestione della Sovraintendenza dei Beni Culturali di Roma Capitale». Cosa si può fare contro i ladri di desideri? «Se volessimo fare un po' di filosofia dico che anche Renato Rascel in "Arrivederci Roma" aveva cantato il ladro di monetine che fa parte della grande epica romana. Con questo non sto giustificando, sono contrario fino alla fine, e per questo suggerisco di buttare lontano le monete». Lanciare lontano le monete è l'unica arma contro i furbi? «Noi suggeriamo ai turisti di tirare le monete lontano, questo è buon senso: se tiro una moneta per la strada diventa del primo che la raccatta, se la tiro nel giardino commetto un reato perché entro nel giardino». Ma i furbi nella vasca non entrano più. Pescano seduti sul bordo con le antenne e le calamite. «Le telecamere funzionano. Non si illudano di non essere immortalati. I fatti di quest'ultima estate lo dimostrano. Un anno fa buttarono l'anilina. Io dissi: "fate attenzione perché crea mimesi». Un anno dopo, quest'estate, una persona ci ha buttato la vernice al nitro che attacca il marmo. Noi abbiamo visto tutto, il soggetto è stato fermato, sono arrivati tutti i nostri tecnici, il decoro urbano, l'Ama e in 20 minuti hanno filtrato l'acqua, evitando danni alla pietra». Ma i «pescatori» se ne infischiano delle telecamere. E i divieti ci sono? «Le ordinanze ci sono state. Ma sono reati derubricati. Alla terza moneta le telecamere li vedono e i vigili arrivano». Ma i vigili urbani hanno mani legate... «D'Artagnan prima arrivava coi secchi, ora non più». Ma incassa lo stesso: in primavera è stato sorpreso con 600 mila euro. «È successo una volta, adesso il fenomeno è marginale». Come fa a dirlo, gli avete guardato in tasca? «Io sono ottimista, i turisti gettano le monete più lontano». E un bel cartello «pesca vietata»? «Due sabato fa abbiamo messo a reddito l'evento Vodafone: 20 mila euro per occupazione di suolo pubblico e altri 30 mila se diventerà uno spot da reimpiegare sulla fontana, magari per telecamere a filo o sensori sonori che possano avvisare che si sta mettendo una mano dentro. Così i vigili urbani potranno intervenire subito e dirgli "guardate che non si può fare"...». G. M. Col