Non ha soldi. Accoltellato

Il portafogli del tredicenne era vuoto, senza un soldo, la rapina era praticamente senza bottino. E allora per rabbia il romeno gli ha afferrato il braccio e lo ha accoltellato ferendolo sul dorso della mano. L'episodio risale alla fine di settembre, in via Val d'Ala, a Montesacro. Il balordo, D.G., 55 anni, incensurato, che passava la notte in una baracca nel parco delle Valli, è stato arrestato l'altro ieri dagli investigatori del Commissariato Fidene-Serpentara diretto da Paolo Volta dopo una indagine vecchio stile. Il pomeriggio del 23 settembre il ragazzino stava camminando in strada. Il balordo lo ha incrociato e con aria minacciosa gli ha chiesto di dargli i soldi che aveva in tasca. Il tredicenne ha messo mano al portafogli e gliel'ha consegnato. Una volta preso, però, il romeno non ha pensato a fuggire ma si è messo a controllare quanti soldi ci fossero. Lo ha aperto e si è accorto che era vuoto, niente quattrini. Rapina inutile. Dopo la delusione è scattata la rabbia. Il romeno ha preso il tredicenne per un braccio, lo ha strattonato, dalla tasca ha tirato fuori un coltello a serramanico e ha affondato la lama sul dorso della mano del poveretto. Il romeno se n'è andato solo quando ha visto il sangue. La denuncia al Commissariato è scattata il giorno stesso, quando si sono presentati mamma e minore, un ragazzone di terza media. Agli investigatori lo studente ha cercato di descrivere al meglio il volto del romeno, i suoi tratti, particolari che potessero essere utili per l'identificazione. I poliziotti gli hanno mostrato alcune fotosegnaletiche.   Ma il viso del rapinatore non era tra quelli ritratti. Gli agenti della squadra giudiziaria hanno lavorato alla vecchia maniera. Hanno battuto la zona, chiesto in giro, setacciato alcuni ritrovi e l'altro ieri mattina la sorpresa. Su una panchina vedono un tizio: l'aspetto è quello di un senza fissa dimora, poco curato, in apparenza un cittadino dell'Est. I poliziotti chiamano la mamma e il minore, si piazzano a una certa distanza, indicano loro l'uomo e chiedono al ragazzo se si tratti del rapinatore. Dopo il «sì» la cattura.