Marchi: autobus e treni a misura di disabile

Vedere stazioni ferroviarie, negozi, bus e marciapiedi senza più scalini è per loro una favola. Una favola che a Roma presto potrebbe divenire realtà. Proprio al Fiabaday 2010, che ieri ha inondato di musica piazza Colonna e il cuore della Capitale, l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma Sergio Marchi ha annunciato l’intenzione di realizzare «l’accessibilità totale dei mezzi di trasporto pubblico». Ad ascoltarlo centinaia di portatori di handicap giunti da tutta Italia per celebrare l’ottava giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con dibattiti, confronti su temi di attualità e concertone finale sul Palco Fiabaday allestito proprio di fronte a Palazzo Chigi, sede del governo. Ad inaugurare la manifestazione il presidente di Fiaba Giuseppe Trieste: «Sempre più persone e, soprattutto le istituzioni, hanno compreso l’importanza dell’abbattimento delle barriere fisiche, psicologiche e sensoriali che impediscono ai disabili una vita normale». «Puntiamo alla Total Quality e cioè la qualità totale perché a nessuno deve essere negata la possibilità di vivere gli spazi della città con comfort e sicurezza», ha sottolineato Trieste. «Sconfiggere l’indifferenza, coinvolgendo tutti è l’obiettivo del Governo», ha spiegato il segretario generale della Presidenza del Consiglio Manlio Strano. Mentre il questore di Roma Francesco Tagliente ha ribato «l’impegno delle forze di polizia a creare le migliori condizioni di accessibilità rispondendo alle esigenze di ogni cittadino». Sono stati, inoltre, premiati i vincitori del Torneo di calcio Fiabaday, che ha visto trionfare la squadra Fiaba. Medaglia d’argento per la squadra del Gruppo donatori sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre le rappresentanze del Circolo dipendenti del Quirinale e del Senato della Repubblica si sono aggiudicate, rispettivamente, il terzo e il quarto posto.La campagna di divulgazione del Fiabaday si protrarrà per tutto ottobre, attraverso manifestazioni ed eventi.