Preso il vampiro del cimitero

Si fingeva alla ricerca della tomba di un parente e in una mano stringeva il classico mazzo di fiori. Gentile e cortese nei modi conquistava la fiducia dei familiari di defunti veri per derubarli. Era diventato l'incubo dei frequentatori di Prima Porta al punto da meritarsi l'appellativo di «vampiro» grazie alla velocità con la quale si destreggiava nel furto delle borse e di oggetti di valore a quanti andavano per un momento di preghiera e raccoglimento sulla tomba del caro estinto, oltre che per la totale assenza di scrupoli nello scegliere le vittime in un luogo che merita sacrale rispetto. A mettere fine alle scorribande diurne del vampiro gli agenti del commissariato Vescovio diretto da Rossella Matarazzo. Il presunto ladro, un uomo di 33 anni, avrebbe messo a segno diversi colpi tra lapidi, cappelle e fornetti. Le indagini hanno preso il via da diverse denunce e dopo pedinamenti e appostamenti, fin dentro il camposanto, il vampiro è stato neutralizzato. Le descrizioni delle vittime erano piuttosto dettagliate e coincidenti con quelle di un uomo dai modi cortesi che si aggirava tra le tombe alla ricerca di quella di un parente inesistente.   Con questo pretesto avvicinava i parenti e approfittando di un momento di distrazione - ad esempio durante la pulizia della tomba, lo spostamento della scala per salire al piano del fornetto oppure durante la sostituzione dei fiori alla tomba del congiunto - sottraeva la borsa e faceva perdere le sue tracce. Per allontanarsi utilizzava una Micra risultata anch'essa rubata. In una occasione il vampiro sarebbe stato talmente fulmineo da riuscire, dopo aver sottratto la borsetta a una donna all'interno del cimitero, a raggiungere l'abitazione della vittima, prelevare preziosi in oro e argento insieme a un carnet di assegni. Nella «tana» del vampiro gli agenti di Vescovio hanno sequestrato cellulari, denaro, ricevute di versamenti sul suo conto corrente e numerosi altri oggetti la cui provenienza è al vaglio degli investigatori. Intanto le indagini proseguono per accertare le responsabilità del vampiro di Prima Porta in altri episodi avvenuti con lo stesso modus operandi e caprire se possa avere agito anche negli altri cimiteri della capitale.