Barboni nella casa di Nerone

Nerone non li ha mai invitati. Eppure loro hanno dormito nel giardino di Casa sua per mesi. Con i materassi buttati a terra, a petto nudo e la birra appoggiata sull'erba, barboni e stranieri senzatetto hanno bivaccato e occupato in modo abusivo la Domus Aurea. Sì, si erano accampati anche lì, nella casa dorata voluta dall'Imperatore, subito dopo il grande incendio del 64, con vista sul Colosseo. Per loro quei giardini erano diventati una sorta di residenza dove riposare la notte. Per terra lasciavano bottiglie di vetro e di plastica, siringhe, coperte, cartoni, cartacce ma anche escrementi. Tanto che erano iniziate a essere centinaia le segnalazioni dei cittadini che abitualmente frequentano il parco di Colle Oppio. Così, ieri mattina, gli uomini del gruppo centro storico della polizia municipale, quelli dell'ufficio coordinamento politiche della sicurezza, del decoro urbano, dell'Ama e della sovrintendenza si sono dati appuntamento alla Domus Aurea per bonificare tutta l'area archeologica. Via i senzatetto, il parco deve essere restituito ai romani. Per questo due delle cinque pattuglie si sono occupate solo dell'assistenza sociale.   Tra i manufatti sono stati trovati dodici stranieri che avevano scelto la Casa di Nerone come improvvisato giaciglio notturno. Sette iracheni, un romeno, un siriano, un camerunense, un cingolese e un etiope. Due degli uomini assistiti sono risultati malati e subito accompagnati presso un centro di prima accoglienza. Nel frattempo i netturbini hanno iniziato i lavori di pulizia del parco con i mezzi per rimuovere gli arbusti e le erbacce. La sporcizia, del resto, era troppa. Per ultimare la bonifica i due veicoli hanno effettuato sette viaggi verso la discarica togliendo ogni tipo di rifiuto. Le operazioni di pulizia, infatti, continueranno anche oggi e saranno ultimate domani e domenica. «Tali operazioni - spiega il delgato del sindaco per la Sicurezza, Giorgio Ciardi - serviranno a restituire ai turisti e ai visitatori un'area di grandissimo pregio storico-archeologico, grazie anche alla polizia municipale che, oltre al lavoro quotidiano svolge un importantissimo contrasto ad ogni tipo di degrado ambientale, offrendo di nuovo un'area degna della storia della Capitale».