Il vigile cacciatore amato dai cardellini

Ilsignor Maurizio Lunari ha realizzato un mini-zoo personale nel suo appartamento a Talenti. Con lui e la moglie Antonella (nella foto) convivono la gatta Gigia, la tartaruga Esmeralda, detta Toppa perché in fondo al guscio le hanno dipinto uno scudetto giallo-rosso e da giugno-luglio fino ad agosto una coppia di cardellini che da tre anni nidificano su un ramo di gelsomino nel suo balcone. Ho dimenticato qualcuno? «Sì il cane Jack che sta da un mio amico. Non si è ancora abituato a fare i bisogni fuori... Con lui vado a caccia» Lei è un cacciatore? Ma lo sanno quei due cardellini che ospita sul terrazzo? «Io non caccio uccelletti, ci mancherebbe. Il mio cane mi sputerebbe in un occhio, se lo facessi. Fagiani, cose del genere..» Come fu che incontrò i due cardellini? «In quel punto preciso del terrazzo sulle fronde del gelsomino ombreggiato dai rami di una vite americana hanno trovato l'habitat ideale per nidificare. Quest'anno, per la terza volta consecutiva. A differenza degli anni scorsi però si sono presentati a fine luglio». Come mai la cardellina si fida di lei? «Non so che dirle. Io mi avvicino e lei alza gli occhiucci, tira su il becco e mi guarda. Resta a covare, non si muove dal nido. Chi ama gli animali, forse, riesce a trasmettere un fluido positivo. Non c'è bisogno di fare cose particolare. Io li rispetto, questo sì. L'anno scorso, per esempio, una notte ci fu un temporale pazzesco. Io mi alzai di scatto ricordandomi che la tenda del terrazzo era rotta e dunque il nido era rimasto scoperto. Con una tavola di compensato cercai di farle un riparo. Quella volta la cardellina mi guardò male. Sembrava che volesse dirmi: perché ci hai messo tutto questo tempo?» Alcuni accorgimenti? «Uno solo. Quando gli uccelletti partono (un momento veramente triste) e lasciano il nido vuoto io lo tolgo da lì. Così sono sicuro che l'anno successivo tornano di nuovo a nidificare». Come va la cova? «Lina (si chiama così) ha covato quattro uova. Uno s'è già dischiuso. Gli altri, a breve, dovrebbero aprirsi. Poi, dopo una ventina di giorni gli uccelletti si metteranno in fila, sul nido e spiccheranno il volo. È questo il momento del commiato, dicevamo molto triste. Ripongo il nido e penso: arriverderci all'anno prossimo». È l'ora del commiato.. «Eh già! Mi diceva se hanno paura di noi? No ma della gatta Gigia sì. Lei, però, non può arrampicarsi fino al nido. E dunque non c'è problema. La cardellina addirittura certe volte va ad abbeverarsi nella ciotola della gatta!». Ha avuto altri incontri ravvicinati con volatili «Mi ricordo anni fa quando facevo footing a Villa Ada la mattina presto. Ero diventato amico di un barbagianni. Mi fermavo vicino al suo albero e gli facevo il solletico sulla pancia» Signor Lunari con tutti questi animali trova anche il tempo di lavorare? «Naturalmente! Sono Capo Sezione del III Gruppo di Polizia Municipale di Via Goito». Allora non fa le multe? «No, però non le tolgo nemmeno». (Foto Mezzelani-Gmt)