Vacanze rovinate: 40 proteste al giorno

Le tanto attese ferie estive per molti italiani si sono trasformate in un incubo. E una volta tornati a casa, centinaia di cittadini non hanno esitato a denunciare i tour operator che gli avevano organizzato il viaggio che attendevano da un anno. Nella lista di problemi sottoposti all'attenzione dell'autorità giudiziaria, quest'anno, almeno per quanto riguardano i primi due mesi dell'estate, non c'è la tanto temuta perdita del bagaglio. Fino ad ora, infatti, l'unico dato positivo è il regolare trasferimento in aereo delle valigie da una località all'altra. Tra giugno e luglio al Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, sono già arrivate circa 2.500 segnalazioni. Di queste, il 30 per cento riguarda problemi con gli hotel o i villaggi turistici: tra le cause la sporcizia, le camere piccole e la mancanza di aria condizionata. Il 25 per cento delle denunce, invece, si riferisce a promesse non mantenute (depliant informativi ingannevoli). Il 20 per cento, inoltre, fa riferimento ai trasporti (ritardi, cancellazioni e overbooking). Via via seguono altre problematiche minori, come le lamentele sulla professionalità degli operatori, l'inquinamento ambientale o acustico e i problemi con i pacchetti turistici. Anche Telefono Blu fa un primo, parziale bilancio, delle segnalazioni giunte al proprio centralino da inizio giugno a fine luglio. E sono dati piuttosto significativi. Circa duemila chiamate (inclusi contatti via email) per lamentare ogni genere di disagio: dai ritardi dei traghetti, fino ad alberghi e strutture fatiscenti decisamente lontane da quello che si era visto su cataloghi e depliant pubblicitari illustrati dalle agenzie di viaggio. Circa il 20% dei contatti riguarda tutto o parte del viaggio acquistato anche online, composto cioè da almeno due giorni di viaggio e da più servizi. E prendono di mira i casi di disdette, contratti non rispettati, rinunce, annullamenti per cause familiari, e, addirittura, fallimenti delle stesse agenzie che vendevano il prodotto. Una buona percentuale di queste, poi, ha reclamato problemi sorti prima e durante il viaggio, ma soprattutto non corrispondenza con quanto reclamizzato dagli agenti di viaggio. Un altro 20% di chiamate ai centralini lamenta casi di scarsa qualità della ricettività tradizionale: alberghi in pole positioni, ma anche residence, case in affitto e agriturismi. Tra i problemi già denunciati dai vacanzieri, quello accaduto a tre ragazze romane minorenni, che hanno avuto un rientro dalle vacanze tribolato dopo un soggiorno in un villaggio a El Kebir, in Tunisia. Per Maria, Francesca e Virginia, (nomi di fantasia), fatale è stato un ritardo di 15 minuti al pullman che doveva trasferirle all'aeroporto di Tunisi. Una disavventura che i genitori delle tre ragazzine hanno messo nero su bianco, scrivendo al tour operator, all'agenzia che ha loro venduto il pacchetto, annunciando la presentazione di una denuncia alla magistratura. Era il 30 luglio quando le ragazze avrebbero dovuto presentarsi alle 10,30 al punto di raccolta per il tranfer, ma resesi conto del ritardo alle 10,25 hanno avvisato il personale alla reception che ha loro assicurato che il pullman non sarebbe partito senza di loro. Da lì un'odissea terminata con la scelta di presentare un esposto in procura. Au.Par. (ha collaborato Damiana Verucci)