Damiana Verucci Quello che più temevano i commercianti romani, dopo una stagione non certo positiva per le vendite, era il caldo afoso di questo weekend, nemico numero uno delle passeggiate sotto al sole a caccia di saldi.
Primogiorno di vendite di fine stagione e già alle 10 del mattino si ammassano decine di persone davanti alle note griffe: Fendi, Guggi, Yves Saint Laurent, Burberry. Sono per lo più turisti, ma anche romani disposti a spendere qualcosa in più pur di portarsi a casa la borsa o il capo alla moda scontato fino al 50%. Sono loro, le grandi firme, ad aver richiamato ieri il maggior numero di consumatori. Anche perché la sorpresa per chi osserva i capi in vetrina ancora prima di poter accedere all'interno della boutique al via del buttafuori di turno, sono proprio i cartellini esposti che riportano percentuali di sconto una volta inimmaginabili per le grandi firme: 30-40 fino al 50% sul prezzo di partenza. La voglia di entrare in possesso di un capo firmato fa attendere anche più di 30 minuti sotto al sole come nel caso della signora Antonella pronta a spendere fino a mille euro per tutta la famiglia. Un'eccezione per la verità, visto che l'acquisto medio si rivelerà decisamente più basso. Giorgio, ad esempio, non spenderà più di 200 euro mentre Clitzia è disposta a qualche sacrificio in più dopo 20 minuti di fila davanti a Gucci in via del Corso. Le vetrine sono colorate e riportano grandi scritte di saldi e percentuali di sconto, in grado di attrarre anche chi ieri mattina è venuto in centro solo per dare un'occhiata. «Non ho la possibilità di comprare quest'anno, ma mi piace vedere tutta questa gente in giro e chissà che non mi farò alla fine tentare», sorride Carla a spasso in via del Corso con la figlia piccola. Maria Vittoria, invece, ha avvistato già qualche giorno fa una camicetta firmata Benetton che ora ha acquistato al 50% in meno. «Un affare – dice – i prezzi dovrebbero essere così bassi tutto l'anno, allora sì che la gente acquisterebbe». Chi registra le file all'interno del suo negozio è proprio il commerciante che ha adottato la politica dello sconto alto fin dai primi giorni. Gli altri, come nel caso di un piccolo negozio di scarpe in centro che sconta tutto «solo» al 20%, sembrano pagarla in termini di clientela. Le borse che si vedono in giro sono meno rispetto al numero della gente a passeggio e la maggior parte riporta marchi noti. Ma i volti sono sereni e si legge soddisfazione negli occhi di acquista. «Tante occasioni, i saldi non mi sono mai sembrati così alti dai primi giorni come quest'anno», conferma Valerio che ha comprato un paio di scarpe di marca. Non manca, però, chi lamenta prezzi gonfiati e soliti trucchi da parte di alcuni consumatori disonesti. «Guardi qua – ci mostra una foto scattata con il cellulare la diciannovenne Claudia – questa maglia stava a 39 euro prima dei saldi, ora l'hanno messa 39 facendola però partire da 78 e pubblicizzando uno sconto del 50%. Un furto, che voglio andare a denunciare ai vigili». Non sono mancate le file anche nelle vie più commerciali, come via Cola di Rienzo seppure ridotte rispetto al centro, e nei centri commerciali presi d'assalto soprattutto nel tardo pomeriggio dopo la partita Germania-Argentina. File per parcheggiare l'auto, per provare gli abiti e per pagare alla cassa a Porta di Roma, Anagnina, Parco Leonardo, Euroma2. L'aria condizionata è l'altra grande protagonista di questi saldi estivi: lo shopping al fresco non può che essere un buon alleato dell'acquisto a prezzi scontati.