Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Veronica, la 18enne che ha messo in crisi Bersani e il Pd

default_image

  • a
  • a
  • a

.Le è bastata una lettera su Facebook al segretario Pd Bersani per rendere isterico mezzo partito romano. Lei è Veronica Chirra, classe '91, membro della direzione romana dei Giovani Pd vicina ai cattolici-democratici e maturanda al liceo scientifico Cannizzaro, di cui è rappresentante d'istituto. All'univesità prenderà Scienze politiche. Intanto, forte dei suoi due anni di militanza fatta di gazebi e volantinaggi in viale Europa, si è resa protagonista - suo malgrado - di un piccolo-grande caso. Perché? Semplice: siccome la giovane democratica non ha «ancora smesso di sognare» e crede che «cambiare l'Italia sia un'impresa non del tutto impossibile» a patto che si parta da idee e linguaggi nuovi, ha osato mettere in discussione la Festa dell'Unità per «abbandonare le vecchie ideologie e nomenklature», «essere veramente progressisti» e recuperare l'elettorato giovane e moderato. «Nuovo e vincente». E giù insulti e offese a raffica. «Perché mi attaccano? Mica c'è solo il loro modo di essere di sinistra...». Qualcuno l'ha bonariamente definita «la Giovanna d'Arco del Torrino». D'altra parte, per chi è nato nel 1991 e s'è iscritto al Pd senza aver mai avuto una tessera prima è difficile capire determinate dinamiche. E non sempre la politica sa dare risposte all'elettorato nuovo e giovane, figlio della caduta delle ideologice. Veronica tira dritto. Non legge Moccia («Che me ne faccio?»), non guarda «Gossip girl» («Ho visto solo una puntata per curiosità»), studia, va al «Brancaleone» coi coetanei e fa politica «nonostante i miei amici non se ne interessino e i miei genitori siano un po' freddini: corro da una parte all'altra e temono che mi tolga tempo. Ma è la mia passione sin da quando avevo 16 anni, nonostante gli insulti. Prima o poi nascerà un partito veramente nuovo. Con noi giovani, guardando avanti, il Pd ce la farà».

Dai blog