Lo slalom impossibile tra le cacche dei cani

È una delle ordinanze meno rispettate dai romani. Basta una passeggiata per capirlo. Lungo le strade della Capitale è un continuo slalom tra gli escrementi dei cani. Su alcuni marciapiedi, a volte, i cittadini preferiscono non salire. Meglio stare in mezzo alle auto, che tornare a casa con una scarpa sporca e il ricordo di un odore insopportabile.   I veri vandali sono i padroni degli animali. Ignorano la disposizione del sindaco. Che parla chiaro: ogni volta che si va a spasso con un chihuahua o un pitbull portatevi sacchetti e buste di plastica per non lasciare «brutti ricordi» sui marciapiedi. E non solo perché qualche vicino di quartiere potrebbe alzare la voce: se vi beccano sono 250 euro di multa. L'attività di controllo è aumentata nell'ultimo periodo (da febbraio 2010). Con cento agenti Ama in campo, e l'aiuto dei vigili urbani, sono stati «colti sul fatto» e sanzionati 381 padroni di cani che hanno lasciato i bisogni in strada. Ancora poco, rispetto alla sporcizia che si incontra per le vie di Roma. Ma è un salto di qualità, osservando i dati degli anni precedenti: nel 2009 sono stati redatti quarantacinque verbali, mentre nel 2008 solo ventotto. L'Ama ha anche puntato sui nuovi mezzi per pulire la città. Dodici macchine specifiche per la raccolta delle deiezioni canine, le Kamoto, sono in servizio tutti i giorni. Vengono utilizzate frequentemente la notte e «inviate» nelle zone più colpite, segnalate dagli agenti dopo i normali controlli o grazie alle denunce degli stessi cittadini. Inoltre, la municipalizzata può disporre di altri centoventi mezzi con funzioni di pulizia generica delle strade, ma che, grazie ai lancia-acqua, contribuiscono a togliere di mezzo quasi tutte le tipologie di rifiuti urbani. Altri mezzi, invece, utilizzano spazzatrici con «agevolatore» manuale in grado di raggiungere e pulire a fondo i marciapiedi. Non tutti i quartieri della Capitale soffrono il problema nella stessa misura. I più colpiti sono nel II e XVII Municipio. Tra le vie di Monteverde Vecchio, Circonvallazione Gianicolense, via Salaria, Flaminia, Nomentana si moltiplicano le proteste. I padroni escono la sera con il proprio cane per una passeggiata. Si dirigono, soprattutto, in prossimità di istituti scolastici e caserme. Sfruttano i luoghi dove i palazzi «lavorano» di giorno ma di sera sono vuoti. Insomma, dove c'è poco passaggio. Lì, lontani da occhi indiscreti, lasciano fare i bisogni al cane. Poi, via. Lasciandosi dietro il peggio del degrado. E il giorno dopo, ai romani, tocca un altro slalom.