Il Colosseo perde pezzi

Un pezzo di intonaco si è staccato da una parete. Niente di speciale, se non fosse che stiamo parlando dell'anfiteatro più famoso del mondo. Fortunatamente è accaduto di notte e il Colosseo era chiuso. I custodi se ne sono accorti ieri mattina alle 6. Tre frammenti di malta della costruzione originale, meno di un metro quadrato di calce risalente a due milleni fa, sono stati trovati nell'ambulacro centrale al piano terra (il corridoio sul lato Colle Oppio di fronte alla statua equestre). In quel punto, a poca distanza dall'ingresso principale, in genere vengono organizzate le mostre. Le reti di protezione, fissate tra gli anni '70 e '80, non hanno evitato il crollo ma hanno attutito la caduta. Il ministero dei Beni culturali ha cercato di frenare gli allarmismi: «Si tratta di superfici per le quali in diverse parti sono in corso interventi di restauro e per altre, come quelle in questione, i lavori sono già progettati e si è in attesa di poterli appaltare.   Le cause del cedimento sono riconducibili a variazioni termoigrometriche». Ovvero sarebbe stata colpa dei mutamenti di temperatura, pressione e umidità. Il sottosegretario Francesco Giro ha tranquillizato: «Non è la prima volta che accade una cosa del genere e il fatto non viene sottovalutato, ma oggi c'è maggiore trasparenza». Ha minimizzato invece il soprintendente comunale Umberto Broccoli: «La caduta non è preoccupante, perché si può paragonare a quanto succede se si sbatte forte una porta e cade un pezzo di intonaco dal soffitto». Anche se in questo caso non è stata sbattuta alcuna porta e l'edificio in questione è il monumento più imponente dell'antica Roma. Tanto che la Confederazione italiana archeologi è sul piede di guerra: «Ancora una volta si è sfiorata una tragedia - ha detto il presidente Giorgia Leoni - se il monumento fosse stato aperto avrebbe potuto colpire qualcuno tra le migliaia di visitatori che affollano l'Anfiteatro». Poi l'affondo: «A distanza di un anno e mezzo dal commissariamento della Soprintendenza archeologica di Roma la struttura commissariale non ha ancora trovato gli strumenti necessari a garantirne la conservazione». Il Ministero ha risposto assicurando che gli accertamenti saranno capillari. Il Colosseo rimane aperto ai visitatori ma l'area in questione è stata transennata. Oggi sono previsti i controlli per verificare la sicurezza dell'ambulacro. E, in risposta alle accuse di immobilismo, il Ministero fa sapere che «la struttura commissariale e la Soprintendenza archeologica stanno lavorando alla manutenzione preventiva programmata per assicurare la conservazione del materiale archeologico». Perché si sa, un anfiteatro di duemila anni fa non è come la porta di casa. Dar. Mar.