L'erosione divora anche Fregene

Saranno avviati a breve tutti quegli interventi «immediatamente cantierabili» per contrastare l'erosione delle coste e il dissesto idrogeologico e mettere in sicurezza le aree di accesso pubblico. In contemporanea saranno programmate le operazioni a medio e lungo termine su tutte le aree marine. Così ha deciso Renata Polverini. Il presidente della Regione Lazio ha scelto il modus operandi per fronteggiare le priorità che riguardano costa e isole regionali, dopo l'incontro che si è svolto ieri mattina nella sede di via Colombo con 24 sindaci del Lazio. Entro un mese si terrà una nuova riunione per approvare il Piano di assetto idrogeologico.   «Ho chiesto agli amministratori di individuare le emergenze in ogni località – ha spiegato la Polverini – Verrà quindi definito un piano di stralcio di intervento straordinario, da concordare con il ministero dell'Ambiente, per avviare opere immediatamente cantierabili». Tra le richieste dei Comuni, ci sarà anche quella di Fiumicino che da anni ormai soffre del fenomeno erosione che quest'anno ha colpito anche Fregene sud, mai lambita in passato. «Da noi fortunatamente non insistono problemi che possano mettere a rischio i bagnanti - spiega il primo cittadino - La nostra è una costa pianeggiante, senza la presenza di rocce, che tuttavia ogni inverno risente fortemente delle forti mareggiate. Quest'anno la spiaggia si è ridotta, provocando anche danni alle strutture balneari». Ostia non è da meno. Anche il mare di Roma soffre da molto tempo dei problemi derivati dall'erosione. Le violente mareggiate di questi ultimi mesi hanno ridotto da 20 a 40 metri l'arenile. A risentire di questo fenomeno su entrambe le località laziali sono gli operatori del mare, che hanno paura che a lungo andare l'erosione possa compromettere sempre più la stagione balneare. Sembra persino che, sul territorio di Fiumicino, qualcuno abbia chiesto la diminuzione del canone di locazione a causa della riduzione della spiaggia. Ma a Fiumicino i problemi legati al mare riguardano anche il Porto Canale e la sicurezza dei pescatori. «Le onde creano danni alle imbarcazioni - ha detto il sindaco - L'Autorità portuale ha previsto una diga soffolta. Ma c'è bisogno di 14 milioni di euro. Anche l'asta terminale del Tevere è a rischio. Abbiamo un progetto fermo al ministero dell'Ambiente da un anno». In questa settimana ogni Amministrazione dovrà compilare una scheda sulla quale elencare le priorità di ogni località. «Saremo in grado di programmare interventi a medio e lungo su tutte le aree marittime», ha aggiunto la Polverini.