Una poltrona per sette candidati

Saràdifficile per chiunque, infatti, centrare l'elezione al primo turno delle comunali del 28 e 29 prossimi, com'era invece accaduto nel 2008 per Giuseppe Baisi, il sindaco eletto col 56,2% dei voti che il 31 dicembre scorso si è però dimesso per una frattura interna al Pd. Ora le spaccature sono bipartisan perché attraversano trasversalmente tutti e due gli schieramenti. Nel centrosinistra le divisioni tiburtine rischiano di lambire anche l'unità dell'amministrazione provinciale, visto che due assessori della giunta Zingaretti si contendono la fascia da sindaco: il titolare dei Lavori pubblici, Marco Vincenzi, per il Pd (oltre che per i Verdi e la lista civica Tivoli rinasce) e quello della Sicurezza e Protezione civile, Ezio Paluzzi, a capo di una coalizione che è riuscita a mettere insieme Italia dei Valori e Lista Grillo con il Partito socialista e Rifondazione comunista. Mentre il presidente del circolo tiburtino di Legambiente, Gianni Innocenti, è il candidato di Sinistra, ecologia e libertà. Lista civica "Fondamentare", invece, per Stefano Solini. Anche nel centrodestra le fratture hanno prodotto tre diverse candidature: c'è Sandro Gallotti che corre per il Pdl, l'Udc, la Destra e la lista civica Amo Tivoli, ma anche Stefano Tersigni per la Fiamma Tricolore e Andrea Napoleoni con la lista civica Io Progetto Tivoli. Napoleoni nel 2008 è stato il candidato a sindaco dell'intero centrodestra: «dopo 16 anni di militanza, prima in Forza Italia, poi nel Pdl, a seguito di alcuni fatti che ritengo particolarmente gravi, insieme agli amici che mi hanno seguito in questo affascinante percorso, abbiamo deciso di partecipare in maniera autonoma alla prossima competizione elettorale», ha annunciato dopo l'ultima, burrascosa riunione per la formazione delle liste. Lo scontro per Napoleoni sarebbe nato in seguito a un tentativo di disturbo a un consigliere uscente attraverso l'indicazione di un candidato omonimo, ma il Pdl fa quadrato sulla lista a sostegno dell'ex sindaco Gallotti. L'imprenditore, già primo cittadino dal 1996 al 1998, vuole «riattivare la voglia di impresa, quindi l'accesso al credito e la moltiplicazione di opportunità perché si affermino nuove professioni e attività artigiane». Anche Vincenzi è già stato sindaco, per due mandati fino al 2008, e punta «molto sulla viabilità», che tra l'altro rappresenta una delle sue deleghe attuali a Palazzo Valentini: «il parcheggio interrato su tre livelli, che verrà realizzato in piazza Garibaldi, diventerà uno snodo fondamentale per la città». Ma il suo collega nella giunta provinciale, Ezio Paluzzi, invoca invece «discontinuità e rinnovamento della politica sul nostro territorio» e propone «un'alternativa di operosità amministrativa per la qualità della vita, l'ambiente, i giovani e la cultura». Gianni Innocenti chiede di «amministrare con onestà e nella legalità» già a partire dalla campagna elettorale: «Chiederemo che si rispetti la legge contro le affissioni abusive». Per Stefano Tersigni si deve invece «incentivare il settore turistico, fonte di energia lavorativa indispensabile» perché, «nonostante l'immenso patrimonio naturalistico e artistico, Tivoli rimane spesso nell'ombra».