Se il diritto democratico di voto chiama, il traffico può attendere.

Compitiche nessuno vuole più svolgere, compresi gli stessi dipendenti comunali, «A» perché vengono pagati una miseria, «B» perché vengono pagati in tempi geologici. «Risultato della precettazione voluta dal primo cittadino - spiega Alessandro Marchetti, segretario del sindacato di polizia municipale - sarà una moria di vigili urbani in strada, perché oltre a questi servizi bisognerà anche contare gli altri 800 vigili di scorta a plichi e schede». E visto che «il Corpo è profondamente sotto organico - continua Marchetti - si dovrebbe evitare di utilizzare la Municipale per compiti impropri alle qualifiche di polizia, cosa peraltro prevista da una legge regionale». La decisione del sindaco si scontrerebbe inoltre con un'altra normativa: quella che impedisce a chiunque, forze dell'ordine comprese, di portare armi dentro i seggi. Ma non si possono lasciare in armeria? «No - dice Marchetti - per prima cosa perché se l'arma serve alla difesa personale dei vigili è illogico disfarsene. E poi - continua - gli agenti non saprebbero dove lasciarla, visto che la Municipale dispone a Roma di una sola armeria». Ma non sarebbe più facile fare ai dipendenti comunali proposte - in euro - che non potranno rifiutare? Eh no. Le casse sono vuote. Il rebus è più complicato del previsto.