Colosseo sotto la neve La Capitale va in bianco

A parte la «spruzzatina» del 27 gennaio 2005, era dal 10 febbraio dell'86 che non nevicava così. L'abbondante nevicata era stata prevista. Ma ha lasciato ugualmente a bocca aperta tutti. Romani e turisti, grandi e piccoli, si sono sfidati a palle di neve nel giardino di casa e sotto al Colosseo, davanti all'ufficio e in piazza Venezia. Il traffico è impazzito solo per alcune ore. Poi dopo pranzo è tornato il sole. I disagi maggiori sul raccordo anulare e sulle consolari. La neve è caduta soprattutto a sud e in centro (il livello più alto di 3 centimetri). Lunghe le file su Laurentina, Colombo, Appia e Nomentana, Portuense, Aurelia e Ardeatina. I varchi della Ztl sono rimasti aperti tutto giorno e notte. Il centro storico, con i monumenti imbiancati, è stato preso d'assalto dai turisti. Ma anche dai romani che non hanno rinunciato ad immortalare con una foto gli scenari irripetibili. I ragazzi in gita hanno scatenato «guerre» di neve in piazza del Campidoglio e davanti all'Altare della Patria, in piazza del Popolo e a San Pietro. Ma ci sono stati anche disagi e incidenti. In uno scontro frontale al chilometro 20 della Laurentina un uomo ha perso la vita.  La causa forse proprio il ghiaccio sull'asfalto. Stessa sorte ad un altro automobilista in un frontale sul lungomare delle Meduse, a Torvaianica. Il centralino del 118 è letteralmente impazzito. Dalle 7 alle 13 sono arrivate quasi mille chiamate in più rispetto allo stesso giorno dell'anno scorso. Il Colosseo e il Foro Romano sono stati chiusi per evitare incidenti ai turisti. I piani per fronteggiare neve e ghiaccio erano già pronti da due giorni. Il Campidoglio ha messo in campo duemila uomini tra vigili urbani, Ama, protezione civile, volontari e servizio giardini. Settecento i mezzi a disposizione. Il sale da spargere sulle strade è stato distribuito in abbondanza: i municipi hanno ricevuto 85 tonnellate oltre alle 200 fornite nei giorni scorsi dalla protezione civile (140 erano state messe a disposizione anche a dicembre). Già nella notte tra giovedì e venerdì l'Ama aveva cosparso di sale via Tiberina, via della Pisana, via Portuense, via Rocca Cencia e via Tuscolana. Per fronteggiare il freddo intenso la sala operativa del Comune ha aumentato gli interventi di assistenza ai senza tetto. L'altra notte sono state mille le persone aiutate, settecento delle quali hanno dormito negli undici centri d'accoglienza del Campidoglio. All'ora di pranzo il sindaco Alemanno ha potuto tirare un sospiro di sollievo: «Ce la siamo cavata». Anche se le associazioni dei consumatori non hanno risparmiato critiche. Per il Codacons «il piano antineve non ha funzionato alla perfezione». Per l'Adoc «non ci sono stati sufficienti sacchetti di sale». Adesso i rischi vengono dal gelo. La responsabile dell'osservatorio meteo del Collegio romano, Franca Mangianti, è ottimista: «La situazione migliorerà». L'esperta prevede bel tempo ma «un netto abbassamento delle temperature». Massimiliano Pasqui dell'Istituto di biometeorologia di Firenza avverte: «Nelle prossime 36-48 ore bisognerà stare attenti soprattutto ai lastroni di ghiaccio». Ma una cosa è certa. I romani ieri si sono divertiti. Un buonumore che per lo psichiatra Massimo Di Giannantonio ha una spiegazione semplice: «La neve è un elemento di rottura della prevedibilità che ci riporta a momenti ludici e di svago». Insomma, per un giorno grandi e piccini si sono sentiti tutti un po' Peter Pan.