Bus 160: l'auto intelligente diventato inutile

{{IMG_SX}}Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma. L'attesa varia tra i 15 e i 50 minuti. Parliamo della linea bus 160, che da piazza Rufino arriva a piazza San Silvestro.«Una linea intelligente», a detta di molti, perché a differenza di tutte le altre è l'unica che permette di raggiungere il centro storico in soli 20 minuti, traffico permettendo. Un autobus comodo e veloce, quindi. Se non fosse per quei continui e impossibili ritardi, soprattutto nell'ora di punta - tra le 15 e le 16 - che spazientiscono i passeggeri e fanno perdere al bus il primato di "linea intelligente". Al capolinea di piazza Rufino, chi lo prende abitualmente ne sa qualcosa: «Spesso vedo due o tre mezzi in coda. Ecco perché poi alla fermata la gente aspetta un'ora - dice Francesca - Se vado in centro con la macchina ci metto dieci minuti. Se prendo il 160, tra l'attesa e il tragitto, impiego un'ora. Poi ci lamentiamo che in giro ci sono troppe macchine». Le fa eco la signora Laura che in media attende l'autobus dai «15 ai 50 minuti. Una roba da pazzi», commenta. «Prima era più veloce, ora si aspetta troppo. Servono più mezzi», si aggiunge alle voci la signora Maria Paola. Che si tratti forse di una malattia infettiva? Perché qualcuno lamenta che negli ultimi tempi abbia preso la stessa brutta piega anche la linea 671. D'accordo con gli altri, ma solo in parte, Alessia, che spesso si reca in centro e conosce bene il 160. «Un'idea eccezionale. È la linea più intelligente che abbiano fatto in questo quadrante. Però dovrebbe limitare le fermate sulla Cristoforo Colombo. Sono troppe e la sua utilità svanisce nel traffico». Alessia nota inoltre come le convenzioni per gli utenti della linea siano nel tempo scomparse. «Questo, una volta, era uno degli autobus dello shopping. Per un periodo il sabato e la domenica si viaggiava senza pagare il biglietto. Inoltre - dice - servono più posti auto perché lo prende tanta gente. Fino a poco tempo fa con l'abbonamento dell'autobus potevi usufruire di un parcheggio nell'area "ad hoc" dietro al capolinea di piazza Rufino. Un'altra comodità che ci è stata tolta». A queste lamentele si aggiungono anche quelle che riguardano i soliti problemi legati alla sporcizia e alle pensiline "bucate". «Non sono di nessuna utilità. D'estate non ti riparano dal sole e d'inverno, quando piove, ti bagni», sottolinea Filomena, che lavora alla Regione e spesso prende il 671 quando esce dal lavoro. «In alcune zone avevano cominciato a metterne di nuove. Sono provviste anche di un pannello illuminato che indica quanti minuti mancano all'arrivo del bus. Ma le altre dove sono finite?». Già, che fine hanno fatto? Ce lo chiediamo anche noi. Come le famose macchinette per fare i biglietti sull'autobus, che hanno messo solo su pochi mezzi. La lettera: C'era una volta un autobus veloce. Era così veloce che arrivava in centro in 20 minuti scarsi. Certo, dipendeva dal traffico, ma in genere andava dritto e spedito fino a piazza San Silvestro. Era il 160. Anche oggi, in verità, ci mette 20 minuti. Ma a differenza di prima non passa mai. A volte ne vedi arrivare due o tre di seguito. Ma che fanno gli autisti, vanno al bar a prendere il caffè insieme con il mezzo? Se non fosse per le attese sarebbe ancora un gran bel bus. Marta C.