Torna la paura in via Gradoli

Sul posto sono accorsi poliziotti del commissariato Flaminio Nuovo, vigili del fuoco, polizia municipale del XX Gruppo e alcuni operatori della Protezione civile. Sono piombati perfino gli investigatori della Squadra mobile. L'ex cantina di quindici metri quadrati è occupata da un giardiniere cingalese di 43 anni, Lal Gunasekra. «In casa c'era il mio amico - dice - stava cucinando, poi c'è stata la fiammata e lui è fuggito». E non è stato l'unico. Anche i residenti della scala sono scesi in strada. L'allarme lo ha dato il portiere Stanley, bengalese, da oltre dieci anni dipendente del condominio con centodieci inquilini. L'evento di ieri ricorda l'esplosione che c'è stata al civico 37 della stessa via la mattina presto del 28 novembre. Il gas fuoriuscito da una bombola di 15 litri ha saturato il monolocale di quindici metri quadrati e quando l'inquilino, anche lui cingalese, ha acceso il fornello si è verificata l'esplosione che ha buttato giù due pareti. Due episodi legati allo scandalo delle ex cantine abitate. Nei vari esposti dei residenti, sono sei i civici "irregolari": 37, 63, 65, 92, 96 e 90. Si tratta di spazi che nemmeno possiedono l'abitabilità, non avendo l'altezza minima per definire un ambiente abitabile. «Sono due anni che vivo in un loculo come questo - si sfoga Adriano, barista romeno, 34 anni, una moglie e un figlio - Senza contratto regolare, pago 700 euro al mese per 40 metri quadrati. Il proprietario? È un agente immobiliare. Quando scadono i due anni gli devo pagare la provvigione del 10 per cento sull'affitto annuale, come se gli avessi conferito l'incarico di trovarmi una casa in affitto. Gli ho fatto causa». Il 4 dicembre sono partiti i controlli di Municipale, polizia, Asl/E, Ufficio Tecnico comunale e Guardia di finanza, fortemente voluti dal presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, che nelle settimane scorse ha scritto al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Oltre una ventina le ex cantine affittate abusivamente come appartamenti. La Finanza sta passando al setaccio i proprietari, quasi tutti professionisti. Verificando anche se tra questi ci sono personaggi dei servizi segreti.