Arriverà una casa per l'artigianato e soprattutto si risolverà l'annosa questione della mancanza degli spazi produttivi per le imprese.

Perchése è vero, come rende noto l'ufficio studi di Confartigianato, che l'artigianato è tra i settori più dinamici anche in tempi di crisi con una crescita negli ultimi tre anni di 2.732 imprese, questa crescita, tuttavia, non si è accompagnata con un corrispondente aumento degli spazi produttivi creando situazioni "tipo" locali e capannoni sorti nella periferia urbana, «spesso fatiscenti - ha ricordato Mauro Mannocchi, presidente di Confartigianato – senza impianti fognari né acqua potabile». Una realtà alla quale il primo cittadino vuole mettere la parola fine. «Nella revisione del Prg – ha detto Alemanno - ci dovrà essere un'attenta considerazione degli spazi di insediamento delle pmi per uscire da ogni forma di abusivismo in cui spesso sono costrette per mancanza di alternative, in centro come in periferia». Quindi sarà formata a breve una commissione per trovare questi spazi industriali. Ma uno spazio dovrà essere individuato, a breve, anche per la futura casa dell'artigianato. Il luogo ancora non c'è, ma potrebbe sorgere tra le aree trasferite al Comune dal Ministero della Difesa e diventare un tempio del settore per esposizione e formazione.