Sgomberati dall'Horus occupano il Municipio

Unosgombero, un'occupazione e alcuni attimi di tensione a causa di un poliziotto a cui cade la pistola dalle mani per poi recuperarla subito. A Roma la lotta di nervi tra attivisti, forze dell'ordine e istituzioni è cominciata con la rabbia di una cinquantina di attivisti per il nuovo sgombero del centro sociale Horus, in piazza Sempione. Le forze dell'ordine, che avevano già eseguito la stessa operazione un anno fa, hanno trovato mazze, bastoni e sampietrini. Secondo gli occupanti, sono invece «le gambe dei tavolini rotti che usiamo per difenderci se qualcuno ci aggredisce». In poche ore gli attivisti hanno reagito allo sgombero con una nuova occupazione, stavolta nella sede del IV Municipio, scavalcando i cancelli dell'edificio. Sul posto è arrivata subito la polizia. Alcuni giovani sono sgattaiolati nella sede, altri, una decina, si sono messi davanti ai cancelli di fronte alla polizia. E uno degli agenti aveva una pistola in mano. È cominciato un parapiglia e una fotocamerina ha ripreso la scena: l'arma impugnata dal poliziotto sta per essere infilata nella fondina ma il calcio sbatte su un muretto. La pistola cade a terra e l'agente in un istante si abbassa velocemente a recuperarla. «Poteva cadere e sparare», hanno denunciato gli attivisti. Il video in poche ore è finito su You-tube. Ma la protesta è continuata. I manifestanti si sono barricati. Hanno sbarrato i cancelli, con all'interno alcuni dipendenti, liberi di entrare o uscire. Gli occupanti hanno fatto anche irruzione nell'ufficio dove si trovava il presidente di centrodestra del IV Municipio Cristiano Bonelli. Alcuni consiglieri hanno raccontato di strattoni, insulti e sputi. Gli attivisti del centro sociale sono saliti fino al tetto lanciando rotoli di carta e appendendo striscioni. Poi, al grido «sono infetti», è arrivata una scarica di pezzi di carta e fazzoletti, appallottolati e bagnati, verso le forze dell'ordine ai piedi dell'edificio. Dopo ore di trattative nel Municipio, gli occupanti e Bonelli hanno trovato un accordo sulla costituzione di un tavolo istituzionale per destinare una sede agli occupanti dell'Horus sgomberati, probabilmente una parte dello stabile della ex-Gil. E gli occupanti, ormai rimasti poco più di cinquanta, hanno lasciato la struttura. Ma rimane la linea della fermezza sullo sgombero di oggi, sostenuta dal centrodestra. Il sindaco Gianni Alemanno ha detto che «non c'è né ideologia né segnale politico da questo punto di vista, dobbiamo seguire la strada della legalità nel rispetto delle diverse forme di espressione».