Realizzato il bagno per disabili Ma la carrozzella non ci passa

Nelle scuole romane un'ottima didattica, corsi avveniristici, corpo insegnante all'altezza, spesso sono costretti a convivere con cattive realizzazioni tecniche, impianti per la sicurezza non attivati, strani prodotti di maestranze che sembrano avere particolare senso dell'humor. Alla scuola media Gian Battista Vico di piazza Filattiera in IV Municipio, il bagno per ragazzi diversamente abili è stato realizzato in modo tale che una carrozzina non ci può manovrare dentro. «Abbiamo segnalato all'ufficio tecnico municipale che è da rifare – sottolinea la dirigente scolastica Maria Mosca – Dovremo rinunciare a uno dei bangi cosiddetti normali ma non importa, altrimenti quello speciale rimane inutilizzabile e fuori norma». Quindi bisogna rimetterci le mani e dei soldi sono stati sprecati. Intanto nella scuola si lavora, si realizzano anche corsi didattici nei laboratori di informatica e di conoscenza archeologica grazie a reperti custoditi in alcuni ambienti dell'edificio presenti per un accordo con i Beni culturali: vi si trovano resti da Crustumerium, città preromana. Però abbondano le opere realizzate all'insegna di alcune stranezze. Una scala metallica esterna per l'evacuazione d'emergenza, realizzata lo scorso agosto e non ancora collaudata, ha uno strano orientamento: l'ultima rampa, quella che consente a insegnanti e bambini di poggiare piede a terra, è orientata verso il muro e la parte posteriore della scuola, all'opposto rispetto alla cancellata esterna: i piccoli dovrebbero fare un'inversione a «U», rasentare l'edificio scolastico magari in preda alle fiamme e/o fonte di fumo, per riuscire a dirigersi verso l'esterno. «La scelta realizzativa è dei tecnici dell'ufficio tecnico e la scuola non ha voce in capitolo – continua la dirigente – Sulla scala antincendio non so quali siano state le loro decisioni: intanto con il nostro esperto in sicurezza abbiamo chiesto che un pergolato e una recinzione che circondano un lato della scala, vengano eliminati. Sull'impianto interno antincendio invece, ci dicono che i lavori sono in fase di completamento e manca appunto il collegamento alla rete idrica.