Sassoli: «Adesso il Pd sconfigga la casta e dia spazio ai giovani»

Daquel momento il suo impegno nel Pd è progressivamente aumentato (di solito accade il contrario). Ora si presenta alle primarie del 25 ottobre, nel collegio Ostiense, con la lista «Semplicemente democratici» al fianco di Dario Franceschini. Onorevole Sassoli, perché voterà Franceschini come segretario del Pd? «Perché Dario vuole un partito aperto che costruisca una vera alternativa al centrodestra di Berlusconi. Ho scelto anche la lista "Semplicemente democratici" perché abbiamo bisogno di giovani che facciano fare un salto di qualità al Pd, superando le storie del passato». Crede che il Pd riuscirà a trovare una sintesi fra postdemocristiani e postcomunisti? «Gli italiani ci chiedono di non litigare e di lavorare per un partito unito. Dobbiamo raccogliere questa sfida». Hanno detto che lei poteva diventare segretario laziale del Pd o candidato alle Regionali al posto di Marrazzo. Che ne pensa? «Voglio rispettare il mandato degli elettori e lavorare per il Pd. Altri ruoli istituzionali non mi interessano». Tre cose che consiglierebbe al nuovo segretario? «Ridurre il potere della casta politica rimettendo al centro la militanza e dando il buon esempio. Poi alleggerire le immunità parlamentari e rinnovare la classe dirigente del partito. La scelta di Franceschini di avere come vice Jean Leonard Touadi, che è capolista a Roma di "Semplicemente democratici", significa volere un partito che si contrapponga ai modelli culturali della destra».