In Ferrari a 170 all'ora, 4 morti In coma due donne incinte

Lo schianto, micidiale, c'è stato subito dopo una curva, e ha innescato una carambola letale tra una Ferrari F131 (la cui lancetta pare abbia toccato addirittura i 170 chilometri orari), una Fiat Punto e una motocicletta Kawasaki sulla Tiburtina-Valeria, mietendo 4 vittime e 5 feriti (di cui 2 in gravi condizioni), paralizzando una delle porte d'accesso di Tivoli. Tutti e tre i conducenti dei veicoli coinvolti nell'impatto, avvenuto al chilometro 32.9 della Tiburtina, sono morti: i primi due, il rappresentante farmaceutico 43enne Giovanni Modesti, di Tivoli, a bordo della Rossa, e l'operaio 21enne Mario Di Fausto, di Guidonia, sulla sua Fiat Punto, sono deceduti sul colpo. Il terzo, il 41enne Antonio Gabriele Bianchi, un abruzzese ormai tiburtino d'adozione (dipendente dell'ex stabilimento Pirelli, ora Trelleborg) che era in sella della sua Kawasaki, è invece spirato ieri pomeriggio al policlinico Umberto I. Come il muratore 22enne Mirko Solitari, di Vicovaro, che viaggiava sull'utilitaria guidata dal suo amico e coetaneo. A bordo si trovavano altre due ragazze vicovaresi: entrambe in gravidanza e finite in coma al reparto di Rianimazione del policlinico romano. I sanitari hanno accertato la perdita del bimbo che portava in grembo la 22enne, Alessia De Santis: era alla ventesima settimana di gravidanza. Di quattro mesi invece la gravidanza della ventenne Emily Dante, ora in coma: «Dovevano sposarsi con Mirko, mi avevano già chiesto di preparare i certificati di matrimonio, ora preghiamo affinché possa uscire indenne insieme alla creatura che porta in grembo», dice il parroco di Vicovaro, don Benedetto». All'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli e al Sant'Andrea di Roma sono invece ricoverati gli ultimi tre feriti meno gravi: il quinto che viaggiava con la comitiva di Vicovaro sull'utilitaria, la moglie del motociclista, la psicologa 48enne Lucia Trischetta (con una prognosi di 40 giorni), e il passeggero della Ferrari, Andrea Mosti, di 41, con una prognosi di 25 giorni. Questo il lungo bollettino sanitario della micidiale carambola avvenuta proprio a ridosso dei comandi di polizia municipale e stradale, poco prima della stazione ferroviaria di Tivoli. Sulle cui cause i carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno lavorato per tutta la notte. Ma il lavoro è stato tutt'altro che agevole perché le vetture erano state spostate nell'imminenza dell'incidente e gli inquirenti, coordinati dal tenente Emanuele Meleleo, sono ora in attesa degli esiti degli esami autoptici per poter meglio delineare la ricostruzione della dinamica. L'unica cosa certa è che la Ferrari, che viaggiava in direzione Vicovaro, ha impattato l'utilitaria e la motocicletta, che sopraggiungevano verso Tivoli, subito dopo la curva. E non si è trattato dell'unico schianto mortale della notte: anche un ragazzo di 24 anni è deceduto nella zona di Malagrotta a Roma, dopo che la sua auto si è ribaltata al chilometro 18 della via Aurelia.