«Il carcere romano di Rebibbia è fortemente a rischio sicurezza».

«Solamente600 agenti operativi rispetto ai 980 previsti, contro una popolazione detenuta di oltre 1.550 unità per una capienza regolarmente di 1.000 detenuti, dovrebbe far comprendere quale sia la difficoltà primaria: la mancanza di sicurezza - prosegue - Solamente in una settimana abbiamo registrato un agente ferito per aggressioni di due detenuti, e un detenuto che ha voluto provare a fuggire scavalcando dal passeggio durante l'ora d'aria. A tal proposito abbiamo chiesto alla direzione del carcere un incontro urgente, visto che la stessa è stata costretta a ripristinare il servizio di sentinella dopo che aveva dovuto sospenderlo per carenza di personale, pur essendo contrari a quella decisione, siamo preoccupati di questa doverosa retromarcia. Sarà necessario chiedere al prefetto di Roma di intervenire con il Comitato provinciale dell'ordine e sicurezza perché si facciano carico di prevedere interventi specifici a garanzia del servizio intramurario delle carceri della provincia di Roma a partire dal carcere di Rebibbia dove sono ubicati oltre 1.550 detenuti di cui un numero elevato di alta pericolosità sociale».