«Vergogna, correva troppo Lei una splendida persona»

Lasua vita era la famiglia. Sempre pronta ad aiutare gli altri. Ed ora non c'è più perché una macchina impazzita l'ha travolta. Penso che dovremmo darci tutti una regolata quando siamo in strada». Serena Pasquali, 22 anni, non riesce a capire come sia possibile morire così. Serena è stata cresciuta da Carmelita, la colf filippina che ha perso la vita alla fermata del bus sulla Cassia. «Veniva da noi ogni mattina - racconta - era una persona solare, amava cantare. A Natale voleva coronare il suo sogno: andare ad aiutare il fratello e i genitori in California. Ora non ci potrà più andare». Sigfrid, il figlio 27enne della domestica che ha perso la vita, ha raccontato di aver visto la Golf arrivare «ad alta velocità». La stessa impressione di altri testimoni. «Ho sentito un colpo forte - ricorda un commesso del supermercato vicino - quando sono uscito era già finito tutto, a vedere l'impatto penso che la Golf andasse piuttosto veloce». E se ieri c'era chi gridava: «Vergogna, guidava troppo forte», c'era anche un parente del ragazzo alla guida della Golf (ora accusato di omicidio colposo) che gli rispondeva: «È stata una disgrazia». Sono in molti a puntare l'indice contro la poca sicurezza di queste fermate a ridosso di una strada su cui spesso gli automobilisti tendono ad accelerare troppo. Soprattutto negli orari meno trafficati. Elio abita a poca distanza dal luogo dell'incidente e denuncia: «Alla fermata del bus su questa strada i cassonetti e la vegetazione intralciano i marciapiedi. È molto pericoloso prendere l'autobus in questo punto. Tempo fa un altro pedone era stato investito ad una fermata poco più avanti». A dar man forte ai residenti è il Codacons, che chiede controlli severi sui limiti di velocità e la messa in sicurezza delle fermate bus. Per il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi, «proprio l'alta velocità potrebbe essere la causa dell'incidente. È indispensabile - dice - incrementare i controlli contro i trasgressori del codice della strada e mettere in sicurezza le fermate soprattutto nelle vie a scorrimento veloce, per impedire il ripetersi di episodi come questo». La polizia municipale comunque proseguirà con gli accertamenti per capire le eventuali responsabilità del giovane alla guida della Golf. I vigili urbani però hanno già precisato che la fermata dove è accaduto l'incidente è a norma. Intanto l'amministrazione comunale ha voluto far sentire la propria vicinanza ai familiari della vittima e ha preso un impegno: l'assessore alle Politiche Sociali Sveva Belviso ha promesso che «Roma non lascerà soli i figli della donna». L'assessore li ha invitati in Campidoglio «per capire in che modo aiutarli in un momento così difficile». Dar. Mar.