"Multe pazze, solo promesse"

Vane promesse, inutili propositi. I cittadini tartassati dalle «cartelle pazze» bollano così le proposte del neo assessore al Bilancio Maurizio Leo. E rilanciano con una delibera di iniziativa popolare per modificare il sistema di riscossione delle multe e dei tributi dovuti al Comune di Roma. La cancellazione di interessi e sanzioni accessorie sulle multe notificate prima del 2004 e la rateizzazione per quelle successive al 2005, annunciati una settimana fa dal responsabile capitolino del Bilancio, sono, secondo i rappresentanti dell'associazione «Radici», l'ennesimo specchietto per le allodole: «Le infrazioni commesse prima del 2004 dovrebbero cadere in prescrizione - spiega Luigi Di Cesare - e invece continuiamo a ricevere cartelle esattoriali della Gerit». Un iter burocratico che vede come vittima il cittadino, costretto a file interminabili agli uffici di via Ostiense, a tentativi di ricorso tra Prefetto e Giudice di Pace, e infine a versare all'ente di riscossione importi aumentati rispetto alla sanzione originaria, con notifiche di pagamento inviate anni e anni dopo l'avvenuta infrazione. «È contro questa situazione vessatoria - spiega Di Cesare - che ci siamo costituiti in comitato promotore per raccogliere le firme a sostegno della delibera di iniziativa popolare che i cittadini sottoporranno lunedì prossimo al vaglio del Consiglio comunale». Tra le richieste, la sospensione dei pagamenti fino al riordino del sistema di gestione, la prescrizione delle multe entro il termine di legge dei 5 anni, un risarcimento danni nel caso in cui si accerti l'errore da parte dell'ente esattore, l'applicazione di interessi di mora a tassi agevolati e comunque proporzionali alla capacità di reddito dei destinatari. «Sono migliaia i cittadini coinvolti – spiegano i firmatari – Molti di loro per di più del tutto ignari di avere il fermo amministrativo dell'auto o l'ipoteca che grava sulla loro casa, perché nessuno lo ha notificato loro».