Tar respinge ricorso Sci nautico vietato sul lago di Albano

Laconferma arriva dal Tar del Lazio, che ha bocciato la richiesta di «sospensiva» presentata dal Centro sci nautico Roma, di stanza al lago di Castel Gandolfo. Il Tribunale Amministrativo ha dato ragione al Parco dei Castelli, che aveva negato il nullaosta per lo svolgimento dello sci d'acqua. Un «niet» motivato dal regolamento del Parco «sulle attività dei bacini lacustri», che – in linea con le direttive europee - vieta espressamente lo sci nautico sui laghi dei Castelli. Un'attività incompatibile con l'ecosistema per vari ragioni: inquinamento acustico, disturbo della fauna ittica, inquinamento delle acque. Il giro di vite, varato nel 2007, era stato ovviamente maldigerito dai responsabili del centro di sci nautico, che eccepirono la ecocompatibilità dei motoscafi e «l'idoneità dell'attività di sci nautico sul lago in base a uno studio di impatto ambientale». Muro contro muro dunque. Anche se, a dirla tutta, la posizione degli «sciatori» d'acqua rimase piuttosto isolata. Nessuno, infatti, si strappò i capelli per la messa al bando dello sci nautico, in particolare i canoisti, da sempre «allergici» alle onde provocate dai motoscafi. Un attrito che raggiunse l'apice durante gli allenamenti degli azzurri della canoa. A ritenere non compatibile lo sci d'acqua «con l'ecosistema del lago» fu anche il sindaco Colacchi. Ed ora ecco l'ennesima tegola per il Centro di sci nautico, che si è visto respingere la richiesta di sospensione cautelare del «diniego» del Parco. Si attende ora l'esame del merito. «Grande è stato l'impegno normativo dell'Ente – commenta il presidente del Parco, Gianluigi Peduto – abbiamo regolamentato le attività dei bacini lacustri e siamo arrivati all'adozione del Piano di Assetto. Il Parco ha lavorato per arrivare a questi risultati e la sentenza del Tar conferma, ancora una volta, la bontà e la regolarità del lavoro dell'Ente».