L'INDAGINE

Maxisequestro di rame, insospettabili nei guai: 5 arresti e 13 denunce

Fab. Dic.

È il bottino sequestrato dalla squadra giudiziaria della Polfer dopo 10 mesi di indagine. Bilancio finale: cinque persone arrestate e tredici denunciate, tra cui due donne. Questa volta nell'operazione «Oro rosso» coordinata dal dirigente del Compartimento della polizia ferroviaria del Lazio, Carlo Casini, non sono finiti i ladri di rame (undici dall'inizio dell'anno) ma il secondo livello, i presunti ricettatori. Con pedinamenti e intercettazioni telefoniche la Polfer ha scoperto un giro ben organizzato e ramificato. Al centro la Metallitalia, una società per azioni con base ad Ardea guidata dietro le quinte da Antonio Sestili, e gestita in diretta da Giancarlo Falleri e Biagio Di Francesco (tutti e tre arrestati). Stando alle indagini, qui confluivano i carichi provenienti da altre società di recupero dei metalli, sparse in Calabria, Umbria e Campania, i cui soci sono i tredici indagati dalla procura di Velletri. Compravano il rame trafugato e lo rivendevano a Metallitalia: Sestili pagava bene e in contanti. In più pare che l'imprenditore in Campania potesse contare su due "colleghi" ben determinati: Giorgio e Ciro Montagna, padre e figlio (anche loro arrestati), titolari di due imprese di recupero di metalli usati. L'indagine è l'ultimo anello di una catena di controlli. Nel 2006 sono stati 64 (con 359 furti). Nei primi quattro mesi dell'anno sono a quota 443, e i furti sono scesi a 12.  *************************************************************************** RICHIESTA DI RETTIFICA "Con sentenza emessa dal Tribunale di Velletri in data 20.07.2017, il sig. Antonio Sestili, è stato assolto dal reato previsto e punito dall'art. 648 cp in quanto il fatto reato ascrittogli, aver acquistato o o comunque ricevuto Kg 2740 di rame elettrico proveniente da furto ai danni di Rete Ferroviaria spa, è risultato prescritto".