«Tangenti per gli inceneritori»

Agiudizio è stato rinviato anche Pierangelo Moroni, membro del cda di Pianimpianti (società che ha costruito il termovalorizzatore) mentre hanno patteggiato: Francesco Call, legale rappresentante della società Isos, tre anni e 15 giorni e 200 mila euro di risarcimento; il lussemburghese Jean Francois Rizzon, responsabile settore vendite della Lurgi (società di costruzione di parti di ricambio per termovalorizzatori) 3 anni di reclusione; Alberto Jampaglia, presidente Pianimpianti, e Luigi Valeriani, direttore sezione energia di Pianimpianti, un anno. È stato assolto, invece, il tedesco Theodor Risse, presidente cda di Lurgi. Il magistrato punta a far recuperare allo Stato 7 milioni. Scaglione era stato arrestato nel 2005 con l'accusa di corruzione, truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti: il Gip di Bolzano, Isabella Martin, su richiesta del pm Guido Rispoli, emise due ordini di custodia cautelare nei confronti suoi e di Francesco Call, albergatore di San Vigilio di Marebbe. L'indagine era partita durante i controlli della Guardia di Finanza di Brunico (Bolzano), che avrebbero accertato nella contabilità di due aziende facenti capo a Call, la «Isos» di Brunico e la «Ecoplanet» con sede in Lussemburgo, e di una terza società, la «Tecnical Associates», registrata a Dubai, fatture false per un importo di un milione e mezzo di euro, che si sospetta sia stato distratto per pagare tangenti per l'aggiudicazione dell'appalto da 32 milioni per la costruzione del termovalorizzatore di Colleferro, realizzato dalle società «Pianimpianti» e dalla tedesca «Lurgi», che ha già patteggiato 4 milioni di risarcimento e 2 milioni per Consorzio Gaia, per eventuali ulteriori danni che emergessero durante il processo.