"Tre euro o sloggia": ecco il racket del posteggio sulla movida

«Tre euro o è meglio che qui non ti fermi». Una sola frase, in accento straniero. L'automobilista prova a dire di no ma poi si guarda intorno e basta una rapida occhiata per accorgersi che come quel posteggiatore abusivo che minaccia ce ne sono altri cinque nel raggio di pochi metri. Rifiutare fa paura, la scelta è tra pagare o andare via. Venerdì sera, Corso Francia, precisamente via Flaminia Vecchia. La scena va in onda alle otto e mezzo di sera: ci sono diversi locali su quella strada e soprattutto nel weekend altrettanti parcheggiatori abusivi, tutti stranieri, che muniti di fischietto dirigono praticamente il traffico delle auto alla ricerca di un parcheggio. Una dopo l'altra le macchine vengono «aiutate» a posizionarsi sulla strada o sul marciapiede e la richiesta è sempre la stessa, tre euro altrimenti l'«invito» rivolto in tono minaccioso è ad andare via. Pochi se la sentono di rifiutare e così abbiamo calcolato che quella sera un solo posteggiatore in un'ora si è messo in tasca più di 30 euro. Agiscono ben organizzati e sono tanti nelle notti romane nonostante le denunce, i blitz e gli arresti della polizia siano decisamente aumentati. Non sembrano, tuttavia, un grosso deterrente. Sempre quel venerdì una macchina dei carabinieri è passata in quella strada verso le 9 e mezzo di sera, ma come se qualcuno li avesse avvertiti in quel momento dei sei posteggiatori non c'era più traccia. Mezz'ora più tardi erano di nuovo lì. Succede di sera nelle strade della movida o dovunque ci sia un numero più o meno consistente di locali. Quindi a Trastevere, Testaccio, Ostiense, sul Lungotevere non appena nel weekend scatta la Ztl. La tariffa notturna per chi parcheggia l'auto è in genere salata: dai due ai tre euro, ma sempre meno spesso lasciata libera. Non è insomma più una semplice offerta da parte dell'automobilista, ma una vera e propria imposizione al punto che in determinate zone come Corso Francia, Ponte Milvio, Testaccio, alcuni tratti del Lungotevere, se non paghi non parcheggi. Gli abusivi, poi, sempre più raramente agiscono da soli ma si muovono in gruppi di tre, cinque uomini che si spartiscono interi tratti di strada in modo perfettamente organizzato. Ne abbiamo contati tanti in quest'ultimo weekend. Dalle 8 della sera fino a mezzanotte sei a Corso Francia, tre a Ponte Milvio, cinque in via Galvani, otto sul tratto dal Lungotevere Testaccio a Lungotevere in Sassia, quattro nei pressi del teatro Olimpico, due in via delle Terme di Traiano poco distante dal teatro Brancaccio, solo per fare qualche esempio. Ma altri ne abbiamo contati di giorno perché il fenomeno dei parcheggiatori abusivi non è prerogativa della notte. Ne sa qualcosa chi lavora all'Eur e si imbatte in parcheggiatori italiani o stranieri che chiedono la solita, fastidiosa «tassa» per lasciare l'auto. Lo stesso accade nel cuore di Roma, ovvero nel parcheggio della Bocca della Verità, sotto gli uffici comunali di via dei Cerchi, come denunciato di recente anche dal consigliere del Pdl alla Provincia di Roma Marco Scotto Lavina.