Edilizia sanitaria, Battaglia al Governo «Opere ferme per 215 milioni di euro»

.Per questo motivo il consigliere regionale del Pd Augusto Battaglia ha chiesto di sbloccare i 215 milioni di fondi per consentire quelle opere di edilizia sanitaria «che potrebbero ridare un impulso fondamentale all'economia». Questo finanziamento (al 95% statale e al 5% regionale) che risale a più di un anno fa e che ha già ricevuto il via libera dalla Regione riguarda molti dei nosocomi romani. Ad esempio, ci sono i venti milioni per il completamento della ristrutturazione del Cto, o gli altri venti milioni per il completamento e l'adeguamento normativo dell'ospedale di Tor Vergata. Ma ci sono anche i quindici milioni per la messa a norma delle degenze e l'adeguamento delle sale di day surgery e cardiochirurgia del Policlinico Gemelli e i 5,7 milioni per la ristrutturazione e la copertura dell'impianto di condizionamento dell'ospedale Pertini. Oppure i sette milioni per la riconversione di due livelli dell'ospedale Nuovo Regina Margherita per attività territoriali. E i quindici milioni per la ristrutturazione e messa a norma del padiglione cardiologico dell'ospedale San Camillo. Ma, oltre ai nosocomi, destinatari dei fondi sono anche i presidi territoriali che dovrebbero essere realizzati in via Boccea 271, a Tor Tre Teste, a piazza Botero a Ostia, a Zagarolo, a Guidonia e a Capena, solo per citarne alcuni. Tutte opere che secondo Battaglia dovrebbero avere un immediato via libera per ridare slancio al settore dell'edilizia: «In un momento di grave crisi economica e occupazionale - ammonisce Battaglia - non si può tollerare che il Governo tenga al palo ingenti risorse che potrebbero servire ad accelerare il processo di ristrutturazione e riorganizzazione del sistema sanitario laziale». Il consigliere regionale chiede anche di «non subordinare questi interventi all'adozione del Piano sanitario regionale, dal momento che si tratta di progetti che sono stati definiti coerentemente proprio col piano di rientro».