Confesercenti: «Crisi di fiducia Il commercio è in ginocchio»

«Secondoi dati diffusi dalla Confesercenti di Roma e del Lazio la crisi della Pmi e del commercio non solo è in atto da molti mesi, per effetto di un deciso calo dei consumi, ma inizia a mietere molte aziende. Nel Lazio, terza regione italiana della black list 2008 (dati fonte Unioncamere), afferma la Confesercenti, solo nel settore commercio (dettaglio escluso) si registra la cessazione di 9890 attività con un saldo negativo tra nuove imprese e cessate di 2441». Così in una nota Confesercenti. «Il dato - continua la nota - è ancora più preoccupante, se si considera che la sola Provincia di Roma (che rappresenta 75% del volume di affari regionale) per anni aveva trainato la locomotiva imprenditoriale con un tasso di crescita superiore al 6%, decisamente il migliore rispetto al dato nazionale. Circa il settore commercio al dettaglio nel Lazio si registra la cessazione di 6183 attività con un saldo negativo di 1715. In questo particolare segmento imprenditoriale a farne le spese maggiori, con un saldo negativo tra imprese nuove e cessate con meno 965, è Roma. Secondo Confesercenti, purtroppo si tratta soltanto della punta di un iceberg che rischia di manifestarsi con violenza nel 2009, in considerazione della drammatica crisi in atto e dell'ulteriore calo dei consumi registrato già nel primo mese dell'anno. Una crisi che si osserva cosa è avvenuto nell'arco degli ultimi due anni, fa capire che a pagarne il prezzo sono maggiormente i negozi specializzati: alimentari di vicinato (con -37% del totale delle imprese cessate) del settore moda (-23%) e nei settori dei mobili/elettrodomestici (-10%). Guardando alle medie prospettive, nell'arco di tre o quattro anni la tendenza è ad una ulteriore chiusura di attività specializzate di almeno un ulteriore 10% del totale delle imprese attive, che solo a Roma può significare la chiusura di circa 4000 negozi di vicinato specializzati a cui sommare un ulteriore dato negativo generale sul totale delle aziende stimabile in altre 6000 imprese sempre dello stesso comparto e 25.000 occupati in meno. Circa le proposte di intervento urgente Confesercenti propone un fondo speciale per agevolare l'accesso al credito gestito attraverso i confidi di riferimento; attività di tutoraggio e assistenza all'innovazione».