Comunicato Stampa: Tendine d’Achille, tempi di recupero più rapidi con le nuove tecniche mini-invasive

 

Il tendine d’Achille è il più grande e potente del corpo umano, ma non è indistruttibile. A romperlo sono spesso uomini tra i 30 e i 50 anni, e le attività più “rischiose” sono quelle che prevedono cambi di direzione rapidi: calcio, basket, corsa su pista o su terreni irregolari. Anche chi soffre di tendinopatie croniche o assume farmaci come corticosteroidi e alcuni antibiotici può essere più esposto al rischio.

  

Fino a non molto tempo fa, la chirurgia “classica” per il tendine d’Achille prevedeva un’incisione lunga, sutura diretta e un recupero che poteva durare mesi. Non erano rari i casi di riapertura della ferita, infezioni o danni al nervo surale. Oggi, però, qualcosa sta cambiando.

In alcune strutture specializzate è stata introdotta una

Nei pazienti più adatti, la procedura può essere affiancata da trattamenti rigenerativi con

Una delle differenze più evidenti rispetto al passato riguarda i tempi. Già dopo pochi giorni, il paziente può tornare a camminare – con le dovute precauzioni e un tutore – e, nel giro di

Chi desidera saperne di più su questo approccio, lo stesso con cui sono stati trattati campioni dello sport come David Beckham, Kobe Bryant e Kevin Durant, può consultare la sezione dedicata sul sito di anchorTag , un centro altamente specializzato nella chirurgia funzionale e mini-invasiva del piede.

La rottura del tendine d’Achille è certamente un evento serio, ma oggi

Come sempre, rivolgersi a specialisti con esperienza è fondamentale. Ma il messaggio è chiaro: anche dopo una rottura del tendine d’Achille,

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