Legge di Bilancio
Manovra al voto in Senato. Giorgetti: "Così l'Italia a testa alta in Europa"
Il Senato si prepara a votare la legge di Bilancio in prima lettura, un passaggio cruciale che arriva al termine di una discussione accesa, segnata dallo scontro politico tra maggioranza e opposizioni su salari, livelli essenziali delle prestazioni, politiche economiche e tenuta dei conti pubblici. Per la maggioranza, la legge di Bilancio segna un cambio di passo nei rapporti con l'Europa. "Non so onestamente se tutto questo passerà alla storia, so soltanto che grazie a questo tipo di politica l'Italia si presenta a testa alta in Europa e nel mondo", ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "La scelta sulla previdenza complementare nel lungo termine farà del gran bene a questo paese, soprattutto per i giovani e anche questo io lo rivendico". Perché "è inutile girarci intorno: senza il secondo pilastro la previdenza sociale del lontano futuro non sarà assolutamente in grado di garantire delle pensioni dignitose". "È una manovra che ci farà uscire un anno prima dalla procedura di infrazione e rivedere quei vincoli che hanno tenuto ingessata la possibilità di andare verso una manovra più espansiva", ha rivendicato il senatore di Fratelli d'Italia Guido Liris, relatore del provvedimento.
Uno dei fronti più duri dello scontro politico si è aperto sui Lep. Alleanza Verdi e Sinistra ha annunciato voto favorevole alla questione pregiudiziale, denunciando che gli articoli dal 123 al 128 della manovra "cristallizzano le differenze territoriali" e ripropongono "surrettiziamente l'autonomia differenziata", come ha spiegato Peppe De Cristofaro. Nel dettaglio, il testo definisce i Lep per macroaree - sanità, assistenza e istruzione - associandoli a costi e fabbisogni standard. In sanità vengono confermati i Lea del 2017 senza ampliamenti; per il diritto allo studio universitario è previsto un rafforzamento finanziario con 250 milioni di euro annui dal 2026 per le borse di studio; sull'assistenza sociale, dal 2027 nasce un Sistema di garanzia dei Lep sociali, con livelli minimi di spesa e standard come il rapporto di un assistente sociale ogni 5 mila abitanti, sostenuto da 200 milioni di euro aggiuntivi l'anno. Più definito anche il Lep per l'assistenza agli alunni con disabilità, ma con un'attuazione progressiva e nei limiti delle risorse disponibili. La questione pregiudiziale è stata infine respinta dall'Aula, con 101 voti contrari, 56 favorevoli e un astenuto, consentendo alla discussione di proseguire. In Transatlantico, nel frattempo, il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo ha respinto le accuse di tensioni interne alla maggioranza.
A difesa della manovra è intervenuta la senatrice di Fratelli d'Italia Paola Ambrogio, che ha respinto le critiche delle opposizioni. "La Commissione europea dice che la manovra italiana va nella direzione giusta", ha osservato, citando anche il giudizio del presidente di Confindustria Carlo Orsini sulla crescita prevista. Ambrogio ha rivendicato il sostegno a famiglie e imprese, a partire dal taglio dell'Irpef dal 35 al 33 per cento per i redditi tra 28 e 50 mila euro e dai 3,5 miliardi destinati al sistema produttivo, sottolineando l'uscita anticipata dalla procedura di infrazione come fattore che garantirà maggiori margini di spesa in futuro. "L'oro della Banca d'Italia è chiaramente del popolo italiano", è intervenuto il ministro Giorgetti. "Per fare un dibattito serio su questo, bisognerebbe esaminare i bilanci della Banca d'Italia. Nel 2020 ha pagato un dividendo allo stato Italiano di 5 miliardi, io sono sfortunato. Quest'anno abbiamo ricevuto solo 600 milioni. Questo governo rispetto a qualche anno fa è costretto a pagare i tassi di interesse più alti, e non ha i dividendi della Banca d'Italia per finanziare il taglio delle tasse, o la sanità o la scuola. Questo è il quadro".
"Giorgetti è sempre stato una persona molto moderata, oggi è in un contesto diverso, evidentemente ha una linea molto diretta con palazzo Chigi e in questo momento il governo gioisce di una prospettiva che non è più sovranista o patriottica, ma vanno nei vertici internazionali per compiacere i mercati internazionali e le agenzie di rating", ha sottolineato il leader M5S Giuseppe Conte. "Bravo Giorgetti, così gli ho urlato in Aula quando ha detto che ci sono anche i negozi, in riferimento alla tassa sui pacchi per Amazon e tutti i contrabbandieri che dalla Cina all'altra parte del mondo stravolgono le regole del commercio", ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. "È ora di finirla con la politica inginocchiata davanti ad Amazon, che piace alla sinistra e ai grillini. Difendiamo il commercio, i negozi e le attività tradizionali".
"La legge di Bilancio 2026 ci permette di uscire un anno prima dalla procedura di infrazione, con conseguente stop a quei vincoli che bloccano la crescita. Una legge nata non per stupire, ma per costruire", ha aggiunto la senatrice Maria Nocco, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama. "Il nostro governo ha scelto la via della responsabilità, della coerenza e della prudenza. Lo dicono i numeri: lo spread è sotto i 70 punti, il debito in discesa. L'Italia supera il Giappone per export e gode oggi di una reputazione internazionale solida. Questa è la realtà che qualcuno fa finta di non vedere". Ma il cuore di questa manovra batte per le imprese, perché bisogna premiare chi vuole investire e innovare nel Sud: riconfermata la Zes agricola con 50 milioni di euro per finanziare gli investimenti. "In Aula la sinistra ha parlato di 'fallimento' del Paese. Ma i numeri dell'Istat raccontano un'altra realtà: il tasso di occupazione è in crescita, lo spread è sceso, i tassi di interesse calano e l' inflazione oggi è tra le più basse", ha chiarito il senatore di Forza Italia e relatore della manovra di bilancio Dario Damiani. E per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione sono stati firmati contratti fermi da anni. " E anche questa è una cosa storica", ha sottolineato il ministro Giorgetti.