Turchia
E la piddina Boldrini si reinventa "madrina" del popolo curdo
La deputata del Pd Laura Boldrini si “ricicla” come madrina del popolo curdo. Dopo che Abdullah Ocalan, il leader del Pkk condannato per tradimento e separatismo e in carcere dal 1999, ha rinunciato alla lotta armata, c’è chi lavora per l’unità dei curdi. Un tempo era Ocalan e il Pkk, considerato organizzazione terroristica dalla Turchia, dal Consiglio dell’Unione europea e da diversi Stati, tra cui Stati Uniti e Israele, a tenere uniti i combattenti. Con l’obiettivo di riunire un unico Paese indipendente i curdi, ora divisi tra Turchia, Iraq, Iran e Siria. Progetto fallito con le armi. E ora la politica punta alla convivenza pacifica. Il 6 e 7 dicembre l'onorevole Laura Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera dei deputati sui diritti umani nel mondo, parteciperà alla conferenza internazionale organizzata a Istanbul dal Dem Party per sostenere proprio questo: il processo per una pacifica convivenza tra il popolo curdo e il popolo turco. La conferenza si tiene a pochi mesi della scelta di Ocalan di rinunciare alla lotta armata e di lanciare un percorso per l’integrazione dei curdi in una società democratica. Su questa scia, il Dem Party chiede la collaborazione e il sostegno internazionale perché si faccia pressione per favorire il raggiungimento della pace dopo quarant’anni di conflitto interno e una stabilizzazione della regione. Al vertice parteciperanno esponenti politici di diversi Paesi, dall’Europa al Medio Oriente.