Le reazioni

La lista degli stupri al liceo, la condanna della politica. Da Cisint a Sasso: "Gesto inaccettabile"

Giulia Sorrrentino

Dopo la lista delle donne da stuprare, la “Lista stupri”, con vicino nomi e cognomi, rinvenuta in uno dei bagni dei maschi al secondo piano del Liceo Giulio Cesare di Roma, arrivano le reazioni di sconcerto della politica. A parlare il capogruppo della Lega in commissione cultura Rossano Sasso: “Non voglio derubricare a bravata di qualche imbecille quanto accaduto nel liceo romano, giusto condannare e considerare come prioritaria la lotta anche culturale alla violenza di genere, che per me non passa da tentativi di indottrinamento ideologico gender fatti da questo o da quell'attivista, ma da una seria revisione delle politiche educative come ha iniziato a fare il Ministro Valditara con le nuove indicazioni nazionali. Certo è che però non si possono delegare tutte le responsabilità alla scuola, la famiglia gioca un ruolo fondamentale, prioritario nell'educazione dei figli e nel caso delle scritte orribili apparse sui muri del liceo romano, mi pare evidente che siamo dinanzi ad un fallimento. Spero comunque che il responsabile venga individuato e sanzionato con una pena esemplare, il messaggio per noi è sempre quello: chi sbaglia paga”. E l’europarlamentare del Carroccio Anna Maria Cisint: “Inaudita e vile violenza. È necessario che i responsabili di questo atto indegno vengano individuati e puniti al più presto. Non bisogna generalizzare, perché ci sono molti ragazzi per bene, altri come questi, pare però non abbiano proprio compreso il senso dei valori e il rispetto. Per questo è molto importante che il Ministro Valditara continui con la sua coraggiosa linea di vigore nelle scuole per riportare autorevolezza al corpo docente e trasmettere ai ragazzi valori e regole, a partire dall’educatore civica e il rispetto delle donne”. Ma anche  il presidente della federazione romana di Fratelli d'Italia, Marco Perissa, il consigliere capitolino, Federico Rocca e Laura Marsilio e Monica Pietropaolo, responsabili Scuola e Tutela Vittime di Violenza del Coordinamento romano di Fratelli d'Italia: “Fondamentale che le autorità scolastiche identifichino i responsabili di questo atto deplorevole e adottino misure adeguate per sanzionare questi comportamenti e avviare un urgente percorso educativo che coinvolga anche le famiglie". Fabrizio Santori capogruppo della Lega in Assemblea capitolina sottolinea come “ora la priorità deve essere un’altra: la tutela e la riservatezza immediata delle ragazze coinvolte, affinché non subiscano una seconda violenza fatta di esposizione, isolamento, paura o silenzio. Cancellare una scritta non basta: serve accompagnare, proteggere e garantire riservatezza e supporto. Qui non si colpiscono solo delle donne, ma si tenta di normalizzare una cultura dell’intimidazione e della sopraffazione che non può trovare alcuno spazio nelle scuole. Non esiste alcuna zona grigia: anche questa è violenza, e come tale va trattata”.