ecco i "pacifisti"
ProPal e "pacifisti"? Ecco gli affari degli ex M5s nel business della difesa
Pacifisti ma in prima linea nel business della difesa. È il paradosso che attraversa l’universo pentastellato finito nei ranghi dell’industria militare italiana. Ex deputati del Movimento 5 Stelle, cresciuti nel culto dell’antimilitarismo, oggi siedono nei consigli e nei board di società che lavorano con la Nato, l’Agenzia Europea della Difesa e il ministero degli Esteri. Emblematica è Laran Business Srl, una start-up di consulenza con sede a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia e ufficio operativo a Milano e Roma, in via Uffici del Vicario (dove hanno sede anche i gruppi parlamentari), federata in Aiad, la federazione delle aziende italiane per Aerospazio, Difesa e Sicurezza.
In pochi anni Laran Business è passata dai seminari sulla pace alle piattaforme di intelligence e ai bandi dell’European Defence Fund. Un salto che racconta la metamorfosi di una generazione politica che predicava il disarmo e oggi lavora con l’industria della guerra. Nata nel 2020 come spin-off dell’associazione culturale Laran, la società avrebbe un fatturato modesto ma un peso crescente nel sistema delle commesse pubbliche e dei fondi europei. Si presenta come “sportello” per accedere ai bandi del Fondo Europeo per la Difesa (EDF) e alle gare Nato e tra qualche giorno sarà presente al Security and Defence Days, evento dedicato ai tre anni di guerra in Ucraina con l’obiettivo di analizzare le prospettive di pace, sicurezza, ricostruzione e integrazione euro-atlantica del paese.
Nel board di Laran c’è Tatiana Basilio, già deputata M5S e componente della Commissione Difesa della Camera dal 2013 al 2018, oggi direttrice delle relazioni istituzionali di Laran. Nei post sui social, a proposito della guerra a Gaza, i toni sono tutt’altro che istituzionali: bandiere palestinesi, accuse a Israele di «massacrare donne e bambini», inviti alla Nato a «fermare l’espansione del regno israeliano».
E mentre l’azienda di cui fa parte partecipa a programmi europei su missili, propulsori e cyber-security, la sua dirigente condivide contenuti di Radio Onda d’Urto, emittente antagonista, e sostiene la missione della Flottilla verso Gaza. Una posizione che stona con il ruolo di chi tratta con le strutture della Difesa italiana, partner strategici di Tel Aviv. Accanto a lei opera Massimo Artini, ex vicepresidente della Commissione Difesa e ex grillino, oggi presidente di Laran e membro del board del Diana Fund, il fondo Nato per l’innovazione dual use.
La stessa Laran Business, infatti, nei propri materiali istituzionali, dichiara di assistere aziende nell’accesso a bandi e programmi Nato, in particolare tramite la Nato Support and Procurement Agency (NSPA). Non contratti diretti, ma consulenze, contatti, partecipazioni a seminari e tavoli che ruotano nel perimetro dell’Alleanza Atlantica, dove l’azienda agisce come intermediario e facilitatore per conto di PMI del settore difesa. Secondo indiscrezioni stampa, inoltre, Artini avrebbe partecipato a una missione riservata in Ucraina insieme a imprenditori del comparto armamenti.
Ma in Laran ci sono anche altri ex parlamentari M5S: Gianluca Rizzo, Luca Carabetta, Roberto Rossini e Filippo Gallinella. Tutti pacifisti in aula, tutti consulenti della difesa fuori dal Parlamento. Laran Business, poi, sviluppa anche il software Risk Advisor, piattaforma di analisi dei rischi basata su intelligenza artificiale e nel 2023 ha firmato con Aiad un accordo per la piattaforma Organization Handler, che gestisce database Humint e Osint contenenti decine di migliaia di nominativi. Nel frattempo, la società partecipa a progetti europei di ricerca militare come INNCH2PROP, per la realizzazione di camere di combustione a idrogeno destinate a propulsori aerospaziali, e SALMS, dedicato allo sviluppo di sciami [TESTO-BASE]semi-autonomi[/TESTO-BASE] di munizioni.
E in una lettera di presentazione, Laran chiarisce di avere «autorizzazioni specifiche per operare come intermediario in transazioni di sistemi d’arma, grazie alle licenze ottenute presso gli organismi competenti italiani. Questo permette alla società di facilitare operazioni commerciali nel settore della difesa, occupandosi degli aspetti amministrativi e logistici».
Oltre al sito ufficiale di Laran Business, esiste anche il dominio larannews.it, presentato come testata di analisi e geopolitica, oggi in manutenzione. Mentre rimane attivo new.news.laran.it, con aggiornamenti fino al 2023, con articoli su industria bellica, cyber-difesa e geopolitica militare. La sede legale è la stessa di Laran Business, via Uffici del Vicario 43, a Roma. Nei pezzi pubblicati si affrontano temi di politica internazionale, guerre ibride e sistemi d’arma, con taglio divulgativo e a volte senza firma.
Nonostante le posizioni pubbliche pro Pal della direttrice delle relazioni istituzionali di Laran, la società nel 2022 ha promosso l’idea di un cyber park in Sicilia modellato sull’esperienza israeliana di Beer Sheva. Un omaggio tecnico più che politico, ma sufficiente a rivelare le ambizioni di una rete che forse guarda al modello militare israeliano.