riforma della giustizia

Giustizia, ‘Sui tetti’ lancia i comitati civici in vista del referendum. “Svolta epocale per il futuro dell’Italia”

Gianni Di Capua

"Ci saranno anche comitati civici a sostenere la riforma della Giustizia" - annuncia il network di oltre 100 associazioni cattoliche 'Ditelo sui tetti' in una nota diffusa a valle dell'approvazione finale della modifica costituzionale sulla separazione delle carriere fra PM e giudicanti. "Nel momento in cui il voto definitivo sulla riforma costituzionale della giustizia apre la strada al referendum confermativo - proseguono le associazioni - emerge la volontà di costruire comitati civici per il SÌ che porteranno all’attenzione dell’opinione pubblica le profonde e strutturali ragioni per sostenere, al di là di singoli aspetti della nuova disciplina, una giustizia responsabile che applichi e non crei la legge. 

“Troppe volte una parte della magistratura si è caratterizzata per la sua evidente matrice ideologica, pretendendo di sostituire il Parlamento specie su quei delicati temi dell'antropologia naturale che sollecitano ascolto da parte della società, memoria dei principi costituzionali e paziente composizione delle opinioni – spiega l'avv. Domenico Menorello, portavoce del network Ditelo sui tetti - I comitati civici per il SI' sosterranno la riforma della giustizia a prescindere da ogni appartenenza partitica, perché anche la società stessa possa direttamente concorrere a ricomporre una Nazione troppe volte disgregata da minoranze che si sono configurate come un corpo separato dello Stato. La separazione delle carriere e la riforma del CSM, dunque, rappresentano la doppia occasione per scegliere una nuova civiltà giuridica, imprescindibile per ottenere il giusto processo davanti a un giudice che deve essere sempre terzo e anche sempre apparire come tale, senza dimenticare che il magistrato sarà finalmente responsabile perché giudicato da un'alta corte disciplinare e non più dalle correnti assolutorie del Csm: una svolta epocale per il futuro dell'Italia”, conclude Menorello.