orrori di hamas
Hamas, Gasparri inchioda la giornalista Goracci: "Bugie sul 7 ottobre 2023, negazionista sui bambini bruciati"
“L'altro giorno è stata collegata la Goracci in questa trasmissione e ha fatto la negazionista, dicendo che non è vero che sono stati bruciati bambini il 7 ottobre.”. Lo ha detto l’onorevole Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, intervenendo quest’oggi a Re Start, il programma di Rai 3 condotto dalla giornalista Annalisa Bruchi. “Goracci dice le bugie. - ha continuato il senatore forzista mostrando una foto di un bimbo bruciato -. Si vergognasse, la Rai assuma iniziative”. “Lei è una inviata Rai e, come sempre, fa i suoi servizi. Se vuole, la invitiamo qui e facciamo un confronto”, ha replicato la conduttrice. Lucia Goracci, nel corso di un precedente collegamento, aveva dichiarato che la notizia relativa agli orrori commessi da Hamas sui bambini il 7 ottobre del 2023 in Istaele “è stata più volte dimostrata essere una fake news”.
Bortoli (Odg): “Da Gasparri accuse ingiustificate”
Sulla vicenda è intervenuto Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che ha parlato di “un’accusa ingiustificata” nei confronti “un'inviata Rai che da anni racconta con accuratezza ed equilibrio i fatti del mondo ed a cui va tutta la nostra solidarietà”. “È inaccettabile gettare discredito su una collega che ha sempre operato con riscontri oggettivi e prove documentali - ha proseguito -. La Rai Le garantisca al più presto il diritto di replica e la possibilità di illustrare le sue tesi. Ne va della dignità del servizio pubblico, del Tg3 e di tutti i giornalisti impegnati sui fronti di guerra.
Usigrai: “Vergognoso attacco”
Anche l’Usigrai, l'organizzazione sindacale di base dei giornalisti della Rai, ha espresso solidarietà nei confronti di Goracci. “Negazionista sarà lei. Rispondiamo così alle offese del senatore Gasparri - si legge nel comunicato - Attaccare una stimata professionista, accusandola - in sua assenza - e mostrando una foto senza citare né fonti, né contesto e senza possibilità di replica, non vuol dire solo negare il valore di una stimata professionista - alla quale va la nostra piena solidarietà - ma anche negare la funzione del servizio pubblico radiotelevisivo, trasformato per l'ennesima volta in un megafono della peggiore propaganda, oltretutto su temi drammatici”. E infine: “Un'altra pagina nera che non si può voltare con indifferenza, senza che qualcuno se ne assuma la responsabilità”.
Cdr Rai Tre: “Attacchi inaccettabili”
Il Cdr di Rai Tre ha parlato di “attacchi inaccettabili” a una giornalista che “da anni racconta con passione, professionalità e onestà una parte di mondo complessa come quella del Medioriente, che cita le fonti di ciò che dice”. “Non deve vergognarsi, né può essere etichettata e diffamata, senza darle lo spazio necessario per spiegare e argomentare le sue affermazioni, che altrimenti, strumentalizzate e avulse dal contesto, possono prestarsi a gravi fraintendimenti - si legge nella nota - Chi davvero tiene alla verità si preoccupi di chiedere al governo di fare pressione su Israele perché permetta a Lucia e agli altri inviati italiani e internazionali di entrare a Gaza per poter raccontare quello che succede”. Il Tg3 “combatte ogni giorno per mantenere la propria indipendenza restando fedele a fonti e notizie, nonostante subisca lo svuotamento progressivo della Rete3 e l'impoverimento dell'organico della redazione mediante la non sostituzione dei pensionamenti. Continuiamo però con ogni sforzo a raccontare il Paese e il mondo con la nostra visione, che è quella di un'ampia fetta dei cittadini che pagano il canone”.
La segnalazione
Intanto Iuri Maria Prado, stimato avvocato e collaboratore de Il Riformista, ha inviato una segnalazione all’Ordine dei Giornalisti di Roma affinché sia fatta chiarezza sull’intervento dell’inviata, chiedendo che vengano presi provvedimenti qualora la stessa “si sia resa responsabile di un comportamento censurabile sotto il profilo deontologico”.