Il confronto
Corrado Augias e Giorgia Meloni, il botta e risposta a distanza
“Dovrà farsene una ragione, perché la voce di Giorgia Meloni la sentirà ancora a lungo”, “Un capo del governo deve essere un capo del governo”: durissimo botta e risposta a distanza tra Giorgia Meloni e Corrado Augias. Il giornalista, ospite di Lilli Gruber e del suo Otto e mezzo su La 7, risponde infatti a un post rilanciato su X dall’account ufficiale di Fratelli d’Italia in cui veniva mostrata una dichiarazione di Augias che definiva intollerabili i toni del presidente del consiglio durante i suoi interventi, non prima però di essersi definito “moderato”.
La conduttrice e padrona di casa chiede al suo ospite: “Sui social l'hanno attaccata. Fratelli d'Italia dice che se ne deve fare una ragione perché la voce di Giorgia Meloni la sentirà ancora a lungo e lei non si può definire un moderato perché non sopporta i toni della Meloni - spiega - A 90 anni si aspettava di essere additato come un estremista?”. La risposta di Augias è subito velenosa: “la citazione è fatta male, è subdola, è maliziosa. Perché quella è la metà di quello che io ho detto”. Augias spiega le sue ragioni e chiama in causa Italo Bocchino, anche lui ospite in studio, che fino a prova contraria non ha nulla a che fare con Fratelli d’Italia e il suo account ufficiale: “lo dico anche a Bocchino: fatele bene le citazioni, non c'è bisogno di amputarle per farsi un bersaglio comodo da trafiggere - il giornalista de Il secolo d’Italia sorride mentre Augias continua la sua difesa - Io ho detto: la Presidente del Consiglio non può fare sempre dei comizi gridati, così come fa”.
Comizi troppi gridati per Augias che poi punge ancora: “Io in tre anni di governo, non l'ho mai sentita una volta dire: italiani, concittadini, io sono il capo del governo che guida questo Paese tutti voi, anche quelli che non mi hanno votato”. E ancora: “Il momento è difficile, stiamo facendo il nostro meglio - spiega - un appello rivolto a tutti. Non ‘quelli vogliono’, ‘quelli mi odiano’, ‘quelli mi vogliono morta’. Sempre un comizio, era questo al quale io mi riferivo”. Infine, l’ennesimo attacco con Bocchino che rimane sempre più perplesso: “Non va bene, un capo del governo deve essere un capo del governo o no?”.