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Regionali Toscana, sparita dalle liste: "Il Pd non rispetta la parità di genere"

Aldo Rosati

 «Non saprei dire perché sono stata esclusa, non ho ricevuto spiegazioni». L’incredulità è quella dell’assessora Pd di Pontedera, Sonia Luca, inserita come candidata nella lista toscana dei dem e poi misteriosamente esclusa. Una polemica che ha infuocato il collegio di Pisa, con appelli che fino all’ultimo hanno chiesto il reinserimento dell’esponente di Pontedera e silenzi imbarazzati della segreteria regionale. D’altra parte in Toscana non c’è pace per il Pd. Per la prima volta il Nazareno ha scelto di usare il listino blindato, mettendo al riparo tre candidati schleiani. Poi una serie di esclusioni eccellenti prevalentemente nella minoranza. Ora torna alla luce dei riflettori lo scontro «armato» nel Pd pisano, già balzato agli onori della cronaca per un congresso saltato per le divisioni tra area Schlein e riformisti. Pur di non candidare l’avvocata trentanovenne, il Pd avrà nel collegio pisano sette candidati, invece degli otto previsti.

Quindi non ha capito perché è stata fatta fuori?
«Quel che so é che si é scelto di lasciare un posto vacante, pur di non darlo a me ed alla mia comunità che mi ha indicata all'interno di un percorso condiviso. Con Emiliano Fossi, il segretario regionale, mi sono scambiata in tutto 3 messaggi, dall'inizio di questa vicenda».


Ha scritto sui social che il Pd parla di parità di genere e poi non la applica. Ha sentito Elly Schlein?
«Il punto non é lei, in questa occasione si é disatteso un principio che sul territorio consideriamo una bandiera politica. Comunque la segretaria non ha risposto al mio messaggio, mi risulta che abbia dato mandato di riaprire le trattative sul mio inserimento in lista».

Non peserà il fatto che lei sia della minoranza?
«Io sono vicina al territorio. Un territorio che ha vinto alle amministrative, peraltro. Capisco però che ormai si ragioni solo per appartenenze e non per meriti o temi».

Ha sentito la vicinanza delle donne dem? Nel suo collegio ad esempio la candidata di punta è l’assessora uscente Alessandra Nardini, molto vicina ad Elly Schlein, almeno lei si sarà fatta sentire?
«Ho sentito l’affetto di molte amministratrici e sindaci che hanno firmato appelli e lettere su quello che è successo. Ringrazio Nardini per l'attestazione di stima nei miei confronti, peccato che sia arrivata fuori tempo massimo, a liste ormai chiuse. Prima non l'ho mai sentita».

Con Eugenio Giani, candidato Presidente del campo largo come va?
«Lo sosterrò con convinzione. Il Presidente é l'unico che ha dimostrato senso di responsabilità e ascolto vero a prescindere da come si sia conclusa la vicenda. D'altronde la politica è un mezzo e non un fine».