
Prodi, sconcerto di FdI e Lega. E Letta lancia l'hashtag "Io sto con Romano"

"Ma che cavolo mi chiede?". Diventa un caso la piccata risposta fornita da Romano Prodi alla giornalista di "Quarta Repubblica" che, a margine della presentazione del libro "Il dovere della speranza", ha citato un passaggio del Manifesto di Ventotene come aveva fatto Giorgia Meloni alla Camera e ha chiesto all'ex premier un commento. "Era nel 1941, gente messa in prigione dai fascisti... Cosa pensavano, secondo lei, al Trattato o all’articolo secondo della Costituzione? Ma il senso della storia ce l’ha lei o no?", ha ribattuto stizzito Prodi all'inviata Mediaset che lo sollecitava in materia. Ma non solo. Pare infatti che, nel corso del breve botta e risposta, l'ex premier abbia "tirato i capelli" alla giornalista. Fratelli d'Italia e Lega hanno espresso il loro sconcerto. A sinistra, invece, un silenzio rumorosissimo: nessuna parola di condanna o di solidarietà alla professionista aggredita. A parte l'intervento fuori dal coro di Enrico Letta, che su X ha lanciato l'hashtag "#IostoconRomano".
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È insorta la Lega, facendo osservare che "Prodi è sgarbato con una giornalista ma Pd e principali media lo trattano da eroe e rilanciano i suoi toni da bullo", manifestando "solidarietà alla cronista che ha osato chiedere un chiarimento su Ventotene" perché "ormai la sinistra fa la guerra perfino alle domande". Prodi "nervoso e maleducato. La sua risposta sgarbata a una giornalista conferma la crisi di nervi e l’arroganza di una sinistra che non è abituata al confronto e che resta spiazzata da domande scomode a cui non è abituata visti i suoi numerosi media", ha tuonato il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Sdegno è stato manifestato anche da diversi esponenti di Fratelli d'Italia: "Povera sinistra e povero Romano Prodi, il quale addirittura dinanzi ad una legittima domanda di un giornalista sul manifesto di Ventotene sbotta perdendo tutto il suo ’buonismo'. Stanno davvero messi male. Però c’è da capirli. Sbottano perché Giorgia Meloni ha detto la verità, sfondando quel muro di ipocrisia attorno a un testo che la propaganda e l’indottrinamento di sinistra hanno sempre portato a esempio di liberalismo e di democrazia", ha dichiarato il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
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L'aggressione alla giornalista è stata definita "volgare" da Giovanni Donzelli. "Volgare l’aggressione di Prodi, per giunta ad una donna, che per lavoro stava ponendo una semplice domanda. Solidarietà alla giornalista di ’Quarta Repubblica'. La sinistra crede nella libertà di stampa solo se le domande non vengono fatte a loro", ha commentato il deputato e responsabile organizzazione dí Fratelli d’Italia, per poi aggiungere: "Mi auguro che l’ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa si esprimano senza indugi in difesa alla giornalista, stigmatizzando l’atteggiamento irrispettoso, volgare e sessista di Romano Prodi".
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